2014
Eder: «Siamo giovani, non meritavamo i fischi»
Partita di grandissima fatica per Martins Eder ieri, ricompensata dalla grande vittoria della sua Sampdoria contro il Toro. L’attaccante non ha segnato, ma ha fatto tantissimo lavoro di fatica che gli è valso gli elogi di Mihajlovic e anche del tecnico Ventura. «Non gioco solo per il gol. Certo, se arriva è bello, ma sono uno anche contento quando faccio una bella prestazione e con il Torino penso di averla fatta», racconta l’attaccante brasiliano a Il Secolo XIX.
«È stata una partita di sacrificio dove mi sono preoccupato di arginare Vives, la fonte del gioco granata. Ci sono riuscito e ho anche fornito due assist che solo per sfortuna i miei compagni non hanno trasformato in gol. Ora guardiamo al futuro con meno apprensione, con maggioe tranquillità». Tranquillità, certo, ma mai abbassare la guardia: è proprio in queste situazioni che si rischia di complicarsi la vita da soli…
«Con l’arrivo di Mihajlovic – prosegue il brasiliano – le cose sono cambiate radicalmente: in 14 partite i punti portati a casa sono stati 22.Non mi sembrano pochi. Non scherziamo, teniamo i piedi per terra e pensiamo a raggiungere la salvezza che è l’obiettivo stagionale. Poi eventualmente possiamo provare a toglierci qualche soddisfazione.
Siamo una delle formazioni più giovani del campionato, che non merita di essere fischiata o criticata. Abbiamo perso contro squadre più forti di noi e la cosa ci sta tutta. Non dimentichiamo però che contro Juve e Napoli abbiamo giocato bene. Con quella gente ci sta perdere, ma con le altre la Samp se la può giocare sempre».
In conclusione, una considerazione sulle prossime gare: «Questo è un campionato difficile dove fino all’ultimo non puoi mollare. L prossime partite sulla carta sono facili. Pensiamo al Livorno he dobbiamo affrontare con la stressa determinazione messa in campo qui a Torino».