2015

Eder: «Oriundi? Troppe polemiche. Prima di tutto viene il gruppo»

Pubblicato

su

Nonostante nelle ultime partite sia apparso un po’ sottotono, Hamsik e compagni domenica sera dovranno prestare molta attenzione a Martins Eder. L’attaccante sta disputando una stagione straordinaria, culminata come sappiamo nella convocazione tra gli azzurri di Antonio Conte. Nel’intervista rilasciata al quotidiano Il Mattino, la punta ha toccato diversi temi: l’incontro con l’ex compagno Gabbiadini, il caso oriundi, i meriti di Sinisa Mihajlovic nella stagione in corso.

CARO MANOLO… – Il numero 23 doriano Manolo Gabbiadini lo conosce molto bene e non si è certo stupito del suo impatto incredibilmente positivo con la maglia azzurra. I due, fino a gennaio compagni, domenica si troveranno da avversari. «Chi ha giocato con Manolo conosce le sue qualità, quindi non mi hanno sorpreso nè i suoi goal nè le sue buone prestazioni». Nessun rimpianto per la perdita del compagno, anche alla luce dei nuovi innesti nel reparto: «Qui alla Samp adesso ne ho tanti altri: Eto’o, Muriel, Okaka, Correa, Bergessio… Manolo è un bravo ragazzo e stava bene nel nostro gruppo, però il calcio è anche questo, lui è andato a Napoli, altri calciatori sono entrati nella Samp, domenica ci affronteremo con rispetto, ma da avversari».

JOLLY – Un campionato straordinario per l’attaccante della Sampdoria, impiegato in ogni posizione in attacco. In questa stagione per lui solo tante cose belle e grande soddisfazione. «Il buon rendimento della Samp, la lotta per conquistare un posto nelle coppe europee, la convocazione in nazionale. Alla Samp abbiamo tante soluzioni in attacco e abbiamo cambiato, a seconda della partita, il modulo, quindi ho giocato seconda punta, rifinitore, esterno di destra o di sinistra. Per me, come tutti sanno, l’interesse della squadra viene prima di quello personale. E dicevo la stessa cosa quando non segnavo…».

ORIUNDI SI, ORIUNDI NO – E a proposito di cose belle, impossibile non parlare della splendida rete all’esordio con la casacca della nazionale addosso. Come ben sappiamo però non sono mancate le polemiche riguardo alla convocazione di giocatori oriundi. «Ognuno è libero di avere la propria opinione. Io penso che gli oriundi nel calcio italiano ci siano sempre stati e penso che, in altri sport, ci siano anche in numero superiore. Credo che siano state fatte troppe polemiche inutili».

MARTELLO – È proprio con questa parola che, in chiusura, il brasiliano definisce mister Mihajlovic, al quale vanno riconosciuti grandi meriti per lo straordinario campionato della Sampdoria, ma non solo… «Parlerei anche della scorsa stagione, quando il mister è arrivato le cose non andavano bene, lui ci ha trasmesso maturità e coraggio. E ha sempre la forza di alzare l’obiettivo: è un martello».

Exit mobile version