2013
Eder: «L’anno prossimo andrà meglio: avremo Rossi sin dall’inizio»
Dopo un campionato sfibrante, Eder ha potuto rilassarsi nel suo Brasile, a Florianopolis, città in cui è nato: in questo modo, ha potuto anche stare con il figlio, per cui si era temuto il peggio, ma che ora sta bene. In un’intervista al “Secolo XIX”, l’attaccante parla proprio del suo paese, così cambiato rispetto agli anni precedenti: «Adesso si sta meglio: infatti, nessuno parte più dal Brasile, perché i soldi ci sono – spiega il giocatore blucerchiato – prima molti partivano, come me; adesso molti restano e qualcuno, come Ronaldinho, addirittura ritorna. Il Mondiale può migliorare ancora questa situazione». Nonostante ciò, il Brasile latita nel Ranking FIFA alla posizione 22: «Scolari, il nuovo allenatore, ha cambiato molto ed è chiaro che c’è del lavoro da fare. Il popolo brasiliano deve avere pazienza – afferma Eder – anche se ci sono questi problemi. Tuttavia, ora, Germania e Spagna sono più forti». L’Italia affronterà i verdeoro nella Confederations Cup: «E’ il solito mix di giovani e vecchi, bisogna starci attenti: sono sempre pronti a tirare fuori il meglio nei momenti importanti».
Forse Eder potrebbe sperare in una chiamata della propria nazionale: «Ci sono giocatori come Luiz Adriano, Taison e Fernandinho che non vengono chiamati mai – dice l’attaccante – perciò non vedo come possa avere una chance io… tuttavia, quello che ho fatto la scorsa stagione è stato positivo e mi ha fatto acquistare una nuova consapevolezza». L’attaccante blucerchiato disce spesso che dovrebbe segnare di più, ma corre tanto: «Non so, questo andrebbe chiesto ai preparatori. Tuttavia, mi piace giocare nel 3-5-1-1 – racconta il brasiliano – perché sì, devo coprire il mediano basso, ma poi Delio (Rossi, ndr) chiede che la palla sia data a me per le ripartenze. E’ dispendioso, ma tutti giocano così: ho visto Ribery e Robben ricoprire in difesa con il Bayern». Intanto, Rossi sta ragionando sulle possibilità di abbandonare il 3-5-2, per passare al 3-4-1-2 o al 3-4-3: «Non conosco nessuno dei due. Ad Empoli, giocavano con il 3-4-1-2 e Vannucchi nel ruolo di trequartista – confida Eder – mentre il 3-4-3 non l’ho mai fatto. Forse mi tocca correre ancora di più».
Nei giorni scorsi, il presidente Garrone ha parlato di sette uomini da cui ripartire per la Samp ed Eder è tra quelli: «Ne sono contento: io sono uno che dà tutto per la maglia – afferma l’attaccante – dopo queste parole, lo farò ancora di più». Una Samp che potrebbe crescere la prossima stagione: «Credo di sì. Molti ragazzi non avevano mai giocato in Serie A prima d’ora e l’esperienza conta molto a questi livelli – dice il numero 23 blucerchiato – inoltre, partiremo fin dall’inizio con Delio». Nonostante i 10 milioni richiesti dal patron Spinelli, si parla del fatto che l’attaccante del Livorno, Paulinho, possa vestire il blucerchiato: «Siamo partiti dal Brasile quasi insieme. Inoltre, guardando la sua storia, mi sembra di rivivere la mia – confessa Eder – dopo esser stato capocannoniere della B, per tutta l’estate si parlò di Milan, CSKA Mosca ed altre. Ma l’Empoli voleva 10 milioni e sono finito a Brescia il 28 di agosto. Ringrazierò sempre Corioni ed il Brescia; tuttavia, se Paulinho vuole venire alla Samp, lo dica subito. Tutte le volte che ho sentito di parlare di lui, mi hanno detto solo grandi cose».