Eder in conferenza stampa: «Parlerò di tutto dopo la Nazionale» - Samp News 24
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2015

Eder in conferenza stampa: «Parlerò di tutto dopo la Nazionale»

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Capocannoniere del campionato con quattro gol e un assist, nessuno meglio di lui. Eder Citadin Martins è una vera e propria furia, inarrestabile, con i colpi del brasiliano tipico e la velocità di un ghepardo. Fino a ieri sera alle 23, niente era sicuro: il giocatore era continuamente corteggiato dall’Inter, ma Ferrero ha tenuto duro e l’ha conservato in blucerchiato per far godere ancora i suoi tifosi. Ormai in pianta stabile nei convocati di Conte per la Nazionale, l’oriundo sembra partire titolare, così come Soriano, per i prossimi impegni che gli Azzurri dovranno affrontare.

Oggi il numero 23 della Samp ha tenuto una conferenza stampa da Coverciano, ribadendo come la tentazione di aprire bocca sulle vicende del mercato non lo sfiori minimamente: «Parlerò della Samp dopo la Nazionale». Stessa risposta data per l’Inter. Un silenzio che lascia il fiato sospeso, ma comprensibile, dato che conosciamo l’estrema professionalità di Eder, il quale non mischia gli impegni: la Nazionale rimane Nazionale e il mercato, mercato. «Dico solo che anche ieri è stato difficile mantenere la concentrazione. A parte le due ore di allenamento, ho passato tutto il tempo al telefono. Ero nervoso. Poi abbiamo parlato e deciso con la società».

A una domanda sull’attuale qualità del calcio italiano, lui risponde così: «I colpi più importanti per me sono stati Dzeko e Mandzukic, ma il mercato è stato positivo. Sono arrivati giocatori di alto livello».

Compagno in stanza e sul campo, Roberto Soriano è ormai da tempo una persona importante nella sua vita da calciatore: «Sono tre anni che siamo insieme, se fosse andato via mi sarebbe dispiaciuto. Perciò sono contento che sia rimasto, e non solo come giocatore. Lui è sereno». A proposito di Samp, il gioiello blucerchiato svela poi un aneddoto sulla sfida del San Paolo di domenica scorsa: «Il mister prima della partita mi aveva sussurrato ‘Ti avevo detto di fare due gol e ho sbagliato, dovevo dirti di farne tre, così li avresti fatti‘» Ma l’attaccante non si fa prendere da manie di protagonismo e resta umile, come suo solito: «Queste reti significano poco. Nella scorsa stagione la prima la segnai alla decima giornata, eppure il campionato è stato positivo lo stesso».

Ci si chiede come abbia trovato il suo nuovo compagno di squadra Antonio Cassano, anch’egli in cerca di un posto sull’aereo che porterà agli Europei del 2016: «L’ho trovato motivato e contento di tornare alla Samp. Fra poco tornerà in piena forma, ma non abbiamo parlato di Nazionale».

Infine, una battuta sul suo frequente impiego nella formazione rappresentante il paese che l’ha fatto diventare un grande calciatore: «Non so se sono un titolare, ma mi sento italiano al cento per cento. Sono arrivato qui a 17 anni e sono andato nel settore giovanile dell’Empoli. Dare il massimo per la maglia azzurra è il minimo che possa fare. Se poi giochi sempre, è normale che uno stia meglio fisicamente. Questa Nazionale può avere tanti obiettivi. E’ una squadra giovane, lavorando seriamente può arrivare a grandi traguardi».

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