2013

Eder, il punto di forza della Sampdoria. Parola di Gastaldello e Petagna

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Sicuramente una sicurezza nel reparto offensivo blucerchiato e un buon punto di riferimento per i compagni di squadra. Eder Citadin Martins non solo ha colpito con la tecnica durante il campionato scorso, ma anche fuori dal campo con le virtù morali di cui ha fatto sfoggio in più di un evento: tuttavia, con l’inizio di questa stagione, l’attaccante brasiliano ha riscontrato più di una difficoltà nell’affondare in area avversaria e nel sostenere la squadra con gol e assist.

Chiaramente da tener conto è la prematura analisi, viste le sole tre partite ufficiali giocate, contando anche quella valevole per il passaggio del turno in Coppa Italia: però le aspettative hanno deluso i sogni dei tifosi, i quali lo hanno notato troppo ingabbiato dalle difese e poco partecipe alla manovra d’attacco. Da una parte i duetti con Gabbiadini, con il quale l’intesa sembra esserci, contro il Marsiglia e il gol del raddoppio proprio contro i francesi; dall’altra qualche vano tentativo di dribbling a Marassi, dove a giocare comunque vi era la Juventus campione d’Italia, e poche brillanti idee, invece, a Bologna. 

Eppure le capacità, espresse talvolta nel ritiro di Bardoneccha, non sono mai passate inosservate, differentemente da quanto visto sinora nel nuovo corso di questa Sampdoria: allo stesso tempo, a rassicurare sul talento sudamericano sono il capitano Daniele Gastaldello, sempre fiducioso, e il neo arrivato Andrea Petagna, a cui sono bastate poche ore di allenamento per carpire le sue abilità. Affiorano già le prime critiche, a cui si allegano le sbagliate scelte, così definite da terzi, di Rossi sulla preferenza di Sansone proprio a Eder: la regola numero uno, comunque, si sa, è sostenere la squadra e i rispettivi componenti in qualsiasi momento, lasciando delusioni e perplessità in secondo luogo, a giochi conclusi. 

Il talento lo si conosce, la personalità pure: sopratutto ora che l’ansia e il derby incombono, mai dimenticarsi del gol su punizione “a tradimento” di Frey segnato proprio a discapito del Genoa. Resta solo da capire, ma questo può essere considerato normale con i tempi che corrono, a quando Eder riuscirà a sbloccarsi definitivamente, perché una volta che comincia non si ferma più…

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