2014
Eder: «Iachini alla Samp mi promise la A. Mihajlovic? Un martello»
Eder Citadin Martins è diventato la pedina fondamentale del reparto offensivo della Sampdoria, mettendo a segno gol importanti e fornendo sempre ottime prestazioni ai tifosi, in grado inoltre di supportare l’intera squadra. L’attaccante brasiliano, però, per questo suo exploit deve ringraziare le squadre che agli esordi hanno creduto in lui: «Corvino mi vide giocare in Brasile e mi chiamò al Lecce. Con la Primavera – ammette ai microfoni di Mediaset Premium – misi a segno segno sette gol in quattro partite, ma quando Calli e Vitale mi convinsero mi trasferii a Empoli, promettendo anche a mio padre che avrei avuto più opportunita. Sarò sempre grato a loro, mi hanno fatto crescere.
Eder vince il titolo di capocannoniere, poi va al Brescia: «Sarei potuto andare in grandi squadre, ma all’ultimo mi prese il Brescia. Adesso i ragazzi sognano subito le big, sognano di fare subito carriera. Grazie a Iachini, che ha creduto in me e mi ha richiamato anche a Genova. Mi disse di venire alla Sampdoria, saremmo andati subito in Serie A: abbiamo fatto il miracolo, è stato l’allenatore più importante della mia carriera».
Per concludere, qualche parola sull’ambiente blucerchiato, ora che la Samp sembra navigare a gonfie vele: «Ferrero partecipa, sta con noi e fa battute. Ci dà fiducia, come lo stesso Mihajlovic: è un martello, non lascia nulla al caso e si dimostra in ogni occasione un grandissimo tecnico. Il nostro obiettivo è migliorare la classifica dell’anno scorso, il mio invece di segnare gol importanti e fare assist per i miei compagni».