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Éder-Higuaín: così vicini, così lontani
30 agosto 2015: Napoli-Sampdoria si conclude 2-2. I padroni di casa si fanno rimontare dopo aver accumulato un doppio vantaggio grazie alla doppietta di Gonzalo Higuaín. Nella ripresa, un rigore e una splendida azione personale di Éder Citadin Martins rimettono la partita in pari, con il Napoli che non riesce più a esser incisivo come prima e finisce tra i fischi (forse troppo anticipati) dei suoi tifosi.
In quel momento e per il successivo mese e mezzo, sarebbe stato difficile negare un concetto: Éder è il giocatore più forte del campionato. Con Higuaín ancora imballato nella ricostruzione fatta da Sarri e Dybala parcheggiato in panchina da Allegri, l’italo-brasiliano della Samp si è preso tutto: testa della classifica capo-cannonieri, la nazionale e ogni tanto persino la fascia di capitano alla Samp.
Poi la flessione della Samp, il naturale calo dell’attaccante blucerchiato e le vicissitudini della Samp hanno cambiato le gerarchie all’ordine naturale. Gonzalo Higuaín è il centravanti più forte del pianeta, con Robert Lewandowski unico a poterlo eguagliare: normale che il 9 azzurro sia un giocatore più forte di Éder, ma per un buon periodo non è stato così.
Oggi i due si ritroveranno davanti. Gli score stagionali sono diventati molto diversi: strepitoso quello dell’argentino (20 gol in 20 gare di campionato), buonissimo quello dell’italo-brasiliano (11 reti in 18 partite). Éder-Higuaín, ancora una volta di fronte, stavolta per giocarsi una partita che significa qualcosa di molto diverso da quella calda serata d’agosto.