2014
Eder: «A Torino per imporre il nostro gioco: inutile difendersi»
Giornata all’insegna del sociale per la Sampdoria, che fa visita al reparto di Oncologia ed Ematologia dell’Istituto Gaslini di Genova. Presenti Eder, Renan, Da Costa e Fiorillo. Proprio il primo si è soffermato ai microfoni di Riccardo Re per SkySport e i nostri, in persona del nostro inviato Gabriele Corso.
Queste le parole dell’attaccante brasiliano ai microfoni di SkySport: «È sempre un piacere per noi venire qui per far tornare il sorriso a questi bambini e fare qualcosa di importante per il sociale. In generale penso che la Sampdoria abbia avuto un mese difficile e l’arrivo di Mihajlovic ha cambiato tutto: comunque non abbiamo fatto nulla perché c’è da continuare e ottenere l’obiettivo il prima possibile. Il mister ha cambiato molto perché stavamo a 9 punti e ora giriamo a 21. Con la Juventus? Possiamo giocarcela perché come dice sempre il mister possiamo e dobbiamo giocarcela con tutti. Ovvio che poi giochiamo contro una squadra che ha vinto tantissimo e in Italia non ha rivali: andremo lì come fatto a Napoli, giocando per vincere. Non bisogna difendersi perché facendolo per 90 minuti prima o poi il gol lo prendi».
«L’anno scorso è stata una bella soddisfazione vincere contro di loro, ma adesso loro sono più forti e quindi noi andremo lì per fare la nostra partita cercando di non sbagliare troppo. Io cerco di andare lì con la squadra e cercare di essere pompati e forti per tutta la durata della gara: se lasci spazi ti puniscono e subisci subito. C’è da imporre il nostro gioco e di fare del nostro meglio per vincere. La vittoria che facemmo in casa loro in dieci uomini è una delle più grandi soddisfazioni: c’è il ricordo, ma sono cose passate e dobbiamo pensare solo al futuro adesso. Speriamo che si ripeta quella storia, anche se sarà difficile».
Eder, infine, chiosa sulla possibilità di incrementare il suo bottino personale a fronte delle recenti prestazioni e delle reti segnate e ai microfoni del nostro inviato così risponde: «Mondiale? Per me è difficilissimo: è una situazione difficile da commentare. Al momento non ci penso».