2014

Eder a Telenord: «Fare sempre di più. Ferrero crede molto in noi»

Pubblicato

su

È iniziata la seconda settimana di ritiro in quel di Bardonecchia per la Sampdoria di mister Sinisa Mihajlovic, che si sta preparando al meglio per l’inizio della prossima stagione in Serie A.

Finora – nelle prime due uscite stagionali – i blucerchiati hanno provato schemi, movimenti e situazioni di gioco provati negli allenamenti insieme allo staff tecnico di Mihajlovic: sono tre – in attesa degli altri test pre-campionato – le reti messe a segno da Éder Citadin Martins, che è anche stato il primo marcatore della nuova Sampdoria 2014/15.

MINEIRAZO – Si parte subito parlando del Mondiale e della storica sconfitta che il suo Brasile ha subito contro la Germania del compagno Shkodran Mustafi: «È stata molto dura perché non ci aspettavamo il 7-1. Già quando siamo arrivati in semifinale la gente non ha visto un gran calcio, molti consideravano la semifinale come un ottimo traguardo. Senza Neymar e Thiago Silva sapevamo che era dura, ma non ci aspettavamo quella sconfitta così pesante, però la Germania ha meritato il Mondiale, perché ha giocato molto bene, con un calcio molto bello e con molti giovani. Germania solidale? La Germania ha usato una maglia che assomiglia molto a quella del Flamengo e allora Podolski, che ha giocato insieme a Andreas Santos – che è il terzino del Flamengo – si sono scambiati le maglie e da quel momento è nata la simpatia per la Germania. Hanno poi fatto un bellissimo gesto costruendo un resort con clinica medica e scuole per la gente povera; per questo sono ben visti. Jo al posto di Eder? La gente in brasile voleva vedere i giocatori che avevano fatto bene durante l’anno e per questo preferivano Kakà e Robinho. La gente si aspettava altro, anche se non era per niente facile giocare con tutta quella pressione addosso», ha esordito l’attaccante brasiliano ai microfoni di Telenord.

MEGLIO DELL’ANNO SCORSO – Ripartire dalla doppia cifra di gol dello scorso anno. Il miglior campionato del brasiliano in Serie A, che ha intenzione di ripetersi e anzi fare meglio: «La voglia di continuare e fare bene c’è sempre. A livello realizzativo di gol è stato il mio anno migliore, ma anche gli anni scorsi avevo fatto un buon campionato. Però come ho sempre detto mi metto a disposizione della squadra e del mister e penso che quello sia più importante dei gol, l’importante è raggiungere l’obiettivo che si pone la società».
Il ritiro con Mihajlovic: «Il mister ha sempre la carica per farci dare il massimo da tutti noi, è un ritiro dove utilizziamo molto la palla, anche al mattino e non solo al pomeriggio come facevamo di solito. Mono corse sul lungo e più sul breve: è più faticoso ma secondo me è molto più utile perché è quello che poi faremo durante le partite. Modulo? Cambia poco, per noi esterni dovremo scendere men in fase difensiva. Col 4-3-3 alla fine, quando la palla è dal lato opposto, devi fare sempre il quarto di centrocampo».

ENTUSIASMO FERRERO – «È uno molto vivace, è una persona che ha tanto entusiasmo e ci crede tanto in noi. Ci ha fatto capire che ci tiene molto e noi dobbiamo ripagarlo in campo. È molto bello avere una persona cosi che ci trasmette molto entusiasmo», ha dichiarato il blucerchiato in diretta dall’Hotel Ca’ Fiore di Bardonecchia.

BASE SOLIDA – «Quando hai una base forte come quella dello scorso anno, sei già avvantaggiato. Non vogliamo rifare lo stesso errore dello scorso anno e non vogliamo passare nuovamente quei periodi. Vogliamo partire forte e stiamo lavorando bene per quello».
Il gruppo e i rinforzi: «Il nostro spogliatoio è molto unito, tutti quelli che arrivano dicono che è molto facile inserirsi. I nuovi stanno molto bene. Sono partiti alcuni ragazzi come Berardi, ci dispiace ma il calcio è questo chi arriva dipende dalla società. Siamo contenti di essere il gruppo dello scorso anno. Siamo convinti di questo: siamo forti lo stesso, anche se non arriva nessuno. I nuovi arrivati? Fedato, Rizzo, De Vitis sono tutti ragazzi bravi, ci ascoltano hanno molta qualità e possono darci una mano».

OBIETTIVO – «Penso che il primo obiettivo sia la salvezza. Dobbiamo partire da quello e non pensare ad altro, poi puoi pensare sempre più in alto. Il primo anno abbiamo chiuso con 42 punti, poi 45 e ora dobbiamo fare sempre di più. Ma il principio è la salvezza. Se lavoriamo bene come stiamo facendo magari qualche soddisfazione potremmo levarcela», ha concluso Eder in diretta da Bardonecchia.

Exit mobile version