2013

Ecco i perché del rinvio. Doria disse: «Non possiamo fare eccezioni»

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Decidere il da farsi non era così semplice. Marco Doria, sindaco di Genova, doveva scegliere il destino di Sampdoria-Inter alla luce del dispositivo di sicurezza che scatta in caso di allerta 1 o 2 in Valbisagno e che comunque porta con sè la scia di paure e malumori dell’alluvione del 4 novembre 2011. La decisione andava presa in mattinata: anche le società si sono fatte sentire per chiedere una certa tempestività. Poi, la scelta è arrivata: «Dobbiamo essere coerenti. Le ordinanze in vigore e i bollettini meteo ci impongono di non fare eccezioni. In caso contrario dovremmo mettere in discussione tutto l’impianto. A partire da domani» dice il sindaco. 

La partita è stata rinviata: troppo forti le preoccupazioni e i timori di chi non voleva costringere un nucleo di famiglie a lasciare le proprie case mentre, a pochi passi, si svolgeva una partita di calcio. Inoltre, come fanno notare in questura e prefettura, il sì avrebbe comportato la creazione di un dispositivo ad hoc per gestire le entrate e le uscite dallo stadio. Questa la ricostruzione del Secolo XIX: è stata una scelta discussa, ma sicuramente non semplice. 

 

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