2015

E. Mantovani: «Quella volta che Vialli e Mancini fermarono l’arrivo di Liedholm…»

Pubblicato

su

Anche se non è più alla guida della Sampdoria da molto tempo, quando parla uno come Enrico Mantovani ci si ferma sempre ad ascoltarlo. Patron blucerchiato per sette anni, Mantovani ha commentato le gesta di suo padre Paolo, ricordando un concetto fondamentale: «La Sampdoria aveva una storia stupenda già prima dell’avvento di mio padre». L’ex numero uno del Doria si è soffermato anche sulle voci che hanno dato Volpi vicino alla Samp: «Ferrero? Ci sono differenze col passato, ma da doriano dico che chi è in quel ruolo è il mio presidente. Il possibile acquisto da parte di Volpi? Da tifoso mi darebbe delle garanzie importanti, si potrebbe pensare a qualcosa di grande con lui».

Negli studi di Sportitalia, l’ex presidente blucerchiato ha voluto anche svelare un aneddoto sul passato riguardante il posto da allenatore della Sampd’oro: «L’anno prima che vincessimo lo scudetto non navigavamo in buone acque. Era maturata la decisione di prendere Nils Liedholm, pur essendoci Vujadin Boskov. Trovammo l’accordo, oltre alla casa, e poi mio papà prese il telefono e chiamò Gianluca Vialli e Roberto Mancini. Loro si dissero contrari, perché Liedholm faceva la formazione con le carte. Lo disse Vialli a mio padre, noi rimanemmo così… così il giorno successivo mio padre riprese il telefono, chiamò Liedholm e spiegò che la situazione non era più quella preventivata. Gli fece arrivare un pensiero per il disturbo arrecato e confermammo Boskov. L’anno successivo vincemmo lo scudetto…».

Exit mobile version