2014

È derby anche per gli sportivi genovesi

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Il Derby della Lanterna è un appuntamento per tutti i tifosi di entrambe le sponde, tra questi ci sono anche dei tifosi particolari. Gli sportivi genovesi, ad esempio, che pur non giocando su un campo verde e con una palla rotonda seguono l’avvenimento con grande trasporto.

Parliamo chiaramente dei campioni che giocano con altri tipi di palle o su altre superfici, ad esempio il pallanuotista genoano Giacono Boero, oppure il rugbista sampdoriano Pietro Gregorio. Il Secolo XIX, in occasione della stracittadina, è andata a sentire entrambi i protagonisti di questi due sport che sono tifosi di Genoa e Samp.

Giacomo Boero, 23 anni, gioca nella Rari Nantes Bogliasco che milita in Serie A1, di sponda rossoblù: «Sono genoano, ma non frequento lo stadio, essendo un atleta professionista di un altro sport, con impegno che magari si sovrappongono, non è così facile. Comunque seguo quasi tutte le partite, sia in casa che in trasferta del mio Grifo davanti alla televisione in famiglia, ormai è diventato un rito. La maggior parte dei miei compagni di squadra sono genoani. Il Derby? La nostra squadra è quadrata, anche se molti non avevano giudicato buono il mercato estivo, invece abbiamo racimolato cinque punti nelle prime quattro giornate di campionato, che non sono pochi viste le avversarie incontrate» e si continua parlando dell’ultima trasferta a Verona «il Genoa mi è piaciuto, abbiamo affrontato un team di livello, certo, quei due gol incassati in pochi minuti hanno guastato la festa, ma forse potrebbe essere un bene perchè ci teniamo un po’ di cattiveria agonistica per la Sampdoria».

Pietro Gregorio invece gioca con la palla ovale, che di stracittadine ne ha una alle porte contro la Pro Recco: «Noi, dopo dieci lunghi anni affronteremo i rivali della Pro Recco, la partita della stagione, quindi sappiamo cosa vuol dire giocare un Derby. Inoltre questo match assume una valenza particolare con la riforma dei campionati voluti dalla Federazione Rugby la stagione è diventata “spezzatino” con quattro gironi di Serie A unica con appena sei match ai nastri di partenza» e si parla anche di Sampdoria «La passione per i colori blucerchiati è stata trasmessa dai miei nonni. Ricordo come se fosse ieri quando aveva l’abbonamento nei Distinti. Mi sedevo proprio in mezzo al campo per gustarmi meglio il match e ogni gol era una festa».

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