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Dpcm Natale, Conte: «Italia zona rossa». Date e misure
Conferenza stampa Conte: le parole del premier, che ha illustrato il Dpcm Natale in vista delle festività. Le sue dichiarazioni
Il premier Giuseppe Conte ha illustrato in conferenza stampa le nuove misure contenute nel Dpcm Natale. Le sue dichiarazioni
«Metodo delle zone funziona, da Rt a 1.7 siamo a 0.86 e tutte le regioni saranno presto zona gialla. Ma la situazione rimane grave in tutta Europa, il virus circola ovunque. Anche tra i nostri esperti forte preoccupazione per un’impennata dei contagi nel periodo natalizio. Da Cts rapporto esaustivo che indica pericolo di aggravamento della situazione dato dagli atteggiamenti della popolazione. Dopo il cdm, abbiamo deciso di produrre un decreto legge (questa volta non un dpcm) che tenga conto sia della situazione epidemiologica che dell’importanza delle festività».
«L’Italia sarà zona rossa il 24, 25, 26, 27 e 31 dicembre. Oltre che il 1, 2, 3. 5 e 6 gennaio. Dal 21 dicembre al 6 gennaio saranno vietati gli spostamenti tra le regioni. E’ possibile ricevere persone non conviventi (amici o parenti) dalle ore 5 alle ore 22 dal 24 dicembre al 6 gennaio. Per gli altri giorni feriali, quindi 28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio si entra in “zona arancione” ove saranno consentiti gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi comuni. Aperti supermercati, beni alimentari e prima necessità. Chiusi bar, ristoranti e pizzerie che potranno lavorare soltanto via asporto (sino alle 22) e a domicilio».
«Abbiamo già messo a punto tutte le misure di ristoro per le attività coinvolte. I ristori saranno rapidi, direttamente sul conto corrente e sono accompagnati dalla sospensione degli adempimenti fiscali. Chi subisce danni economici deve essere subito ristorato. Questo decreto legge comprende un ristoro pari a 645 milioni per bar e ristoranti che sono costretti alla chiusura, per un ristoro pari al 100% del fatturato. Ringrazio il parlamento per la sua attività volta a rafforzare il regime degli interventi a favore delle categorie coinvolte dalle restrizioni, sia con l’aiuto della maggioranza che dell’opposizione. Da gennaio oltre che per ristoranti e bar avremo possibilità di intervenire anche su altri settori in modo da non avere disparità di trattamento. Sul cashback non c’è nessuna intenzione di favorire assembramenti, ma solo di digitalizzare i sistemi di pagamento nonché di sostenere attivamente le famiglie. Vediamo la fine di questo incubo, il 27 dicembre sarà Vaccine Day europeo. Certo non risolveremo tutto in un giorno ma nei primi mesi del 2021 con il piano vaccinale chiuderemo questo triste capitolo».