2013

Dossena rincara la dose: «Vialli uomo senza coraggio»

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Il 27 maggio si giocherà il derby di solidarietà fra le vecchie glorie di Genoa e Sampdoria, in particolare col riferimento alla stagione 1990/1991, quando i blucerchiati vinsero lo scudetto ed i rossoblu arrivarono quarti. Eppure, in questa stracittadina di solidarietà, non ci sarà Beppe Dossena, decisivo quell’anno, ma non invitato. La sua rabbia traspare nell’intervista rilasciata a “Il Giornale”, dato che c’è molto mistero sulla sua assenza: «Vorrei sapere anch’io perché non ci sarò – esordisce l’ex giocatore – Penso che Vialli non si sia comportato bene nei miei confronti (dichiarazione rilasciate anche a Telenord ieri mattina, ndr). Vorrei sapere il motivo dell’esclusione». Ci si chiede se ci siano ragioni particolari: «Non lo so. Gianluca sa che bastava una telefonata per me. Invece, tutti convocati tranne me: un uomo senza coraggio, davvero. Non vorrei che ci fosse qualche motivo per cui qualcuno ha convinto Vialli a non invitarmi».

Sull’identità di questo qualcuno, massimo riserbo: «Non so chi possa esser stato: certo, in questa storia è mancato il buon senso e non mi stupisco che sia mancato proprio a Gianluca». Dispiacere grosso per Dossena, che segnò il gol dell’1-0 nella vittoria-scudetto della Samp a “San Siro” contro l’Inter: «Certo, anche perché credo d’aver dato un contributo uguale a quello altrui, se non qualcosina in più». Dossena va giù pesante sull’ex compagno: «Credo che questa sia stata la peggior decisione calcistica-umana di Vialli. Tuttavia, continuo a ritenermi suo amico e a pensare che sia stato un grande giocatore». Un’eventuale telefonata potrebbe aggiustare tutto, ma l’ex centrocampista rimane dubbioso: «Se mi chiamassero in extremis, parteciperei comunque, perché credo sia una bella manifestazione da appoggiare; tuttavia, dubito che avverrà…».

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