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Dodô, cala il sipario: il problema è di testa

Avatar di Emanuele Pagliano Migliardi

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Dodô con tutta probabilità, grazie al rientro di Regini, non scenderà in campo contro il Napoli. A meno che Giampaolo non voglia dargli un’ultima possibilità

Dodô è uno di quei giocatori da cui ti aspetteresti buone prestazioni, per le doti tecniche che in passato a tratti ha saputo mettere in luce e che finisce per deluderti perchè mette in campo molto meno di quanto sono le sue reali possibilità. Questo è stato Dodô alla Sampdoria, non pervenuto per tutta la stagione e le volte che si è trovato a dover scendere in campo dal primo minuto o subentrare a partita in corso non ha inciso. Il problema dell’esterno non è di natura fisica, seppur in passato sia stato poco fortunato a livello di infortuni, è di natura mentale e sembra quantomeno irrisolvibile. A 25 anni, con stagioni in società come la Roma e l’Inter, ci si aspetterebbe che in una squadra come la Sampdoria, dove la pressione è sicuramente inferiore, un giocatore come Dodô avrebbe potuto rinascere e trovare la continuità che in passato non ha mai ottenuto. Se ripercorriamo velocemente la carriera di Dodô appare evidente uno schema che lo vede sempre relegato al ruolo di riserva: prendiamo la sua esperienza alla Roma, due stagioni, 2012-2013 e 2013-2014, trenta presenze in tutto, un assist. Si potrebbe addurre come “alibi” che era appena ventenne in una grande squadra, ma non è che all’Inter sia andata meglio. Nella stagione 2014-2015 mette insieme venti partite e tre assist, viene fatto giocare di più in Coppa dove arriva anche al gol ma poi la squadra nerazzurra la stagione successiva decide di cederlo in prestito alla Sampdoria, gioca quasi tutto il girone di ritorno con risultati non proprio incoraggianti.

GIAMPAOLO E IL LAVORO QUOTIDIANO – Con l’arrivo di Giampaolo, un maestro di calcio, che avrebbe potuto recuperarlo e riportarlo a buoni livelli, Dodô lentamente sparisce dai radar. Le poche volte che viene impiegato in campo (7 partite in questa stagione) lo fa per brevi scampoli di gara, mai una partita intera. Quella dove resta più sul terreno di gioco è il pareggio per 2-2 contro la Fiorentina. La domanda a questo punto appare lecita: cala il sipario su Dodô alla Sampdoria? Visto che la questione terzini è abbastanza importante nel modello di gioco di Giampaolo e considerato che sono anni che la Sampdoria è alla ricerca di giocatori bravi in quel ruolo verrebbe da pensare che se una stagione e mezza non è bastata a Dodô per ritrovare da solo le giuste motivazioni per far esplodere le sue doti naturali, queste non riusciranno a venire fuori nemmeno se Giampaolo dovesse portarlo con se in ritiro e affrontare con il ragazzo un lavoro quotidiano per sistemare quello che non va. La partita contro il Napoli potrebbe essere l’ultimo appello a disposizione del brasiliano, l’ultima occasione per dimostrare a Giampaolo che può puntare su di lui, posto che il mister decida di farlo scendere in campo al posto di Regini e con in ballo il decimo posto sembra difficile che possa accadere.

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