2015
Zenga si presenta: «Non sono di passaggio»
Finalmente ci siamo, è arrivato il giorno della presentazione del nuovo allenatore della Sampdoria, Walter Zenga. Il neo tecnico blucerchiato si presenterà fra pochi minuti nella sala stampa del Gloriano Mugnaini di Bogliasco, per la sua prima conferenza stampa da mister blucerchiato.
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Ore 12.00 Dopo 50 lunghissimi minuti è terminata la conferenza stampa, grazie per averla seguita con noi!
– «Il mio ritorno è una serie di coincidenze: non ho rivalse verso nessuno, se farò bene in quest’anno il rinnovo sarà automatico, senza problemi»
– «Obiettivo stagionale? Parte sinistra della classifica e possibilmente fare un punto in più di Mihajlovic, se faremo un punto in più di Sinisa so che lui sarà contento, poi chiaro, nei 90 minuti sarà battaglia»
– «Tornando in Serie A trovo tanti amici: Sinisa, Pioli, Mandorlini, Allegri, tutti amici con cui ho giocato. Quando è così ci si rispetta vicendevolmente, ho accumulato in questi anni 450 panchine internazionali e mi sono ricostruito una famiglia, era tempo di tornare in Italia»
– «Credo fortemente in me stesso, in tanti mi ricordano l’episodio con l’Arsenal, ma non si ricordano che col Porto avevo parato di tutto, con l’Arsenal parai il quinto rigore e Sinisa e Jugovic sbagliarono i rigori decisivi. Queste cose me le sono sempre lasciate alle spalle, io sono sempre ottimista. Sinisa? Non l’ho ancora sentito, lui qui ha fatto molto bene, il suo lavoro è davanti a tutti»
– «I meriti dell’annata appena conclusa? Di Osti, Romei e Viganò: c’è stato qualche errore, ma anche tante buone cose»
-«Ero a Wembley per la finale di Champions del 1992, mi diede il biglietto Vialli. Da piccolo ti scegli una squadra, cambiano tante cose ma quella no, la mia è l’Inter ma ci può essere anche una squadra simpatia, e quella è la Samp»
– «Mercato? Posso solo parlare in generale, se svelo le nostre intenzioni chi è in uscita verrebbe deprezzato e chi è in entrata costerebbe di più: non possiamo dare questo vantaggio. Capisco che ora si cerchi la notizia e il nome, ma il mercato chiude il 3 settembre e ci sono già delle indicazioni. Abbiamo già preso 3 giocatori, Barreto, Moisander presi per completare i reparti, la squadra verrà rinforzata, non stravolta»
– «Eto’o? Ha ancora un anno di contratto, è un nostro giocatore, dovesse andare via ne prenderemo un altro. Stiamo parlando di un giocatore conosciuto in tutto il mondo, ha una grande responsabilità verso sé stesso e verso gli altri e fortunatamente è un nostro giocatore»
– «Ferrero? Mi piace perché dice quello che pensa, senza giri di parole. Deve continuare a essere sé stesso, guai se cambia!»
– «Modulo da usare? Potrei dire che facciamo il 4-3-3, ma dipende dal mercato e da tanti aspetti, avremo un modulo di base e delle varianti da adottare a seconda delle caratteristiche dei giocatori»
– «Per me viene prima di tutto il rapporto umano, prima c’è l’uomo e poi il calciatore, l’allenatore o il dirigente: quando comincerò a valutare nei primi giorni d’allenamento la strategia sarà semplice, prima bisogna conoscere e poi valutare»
– «Bellucci lo conoscete, ama la Samp, ha grandissima forza e voglia di fare bene, Alberto Bartali ha lavorato con me a Catania e condivide perfettamente il mio modo di lavorare e di allenarsi, come per le amichevoli frequenti. Il mio allenatore dei portieri ha lanciato giocatori come Marchetti e Sirigu, ho scelto uno staff familiare. Ci sarà ancora Massimo Catalano, che era già qui»
– «Quando mi incontrai con Osti abbiamo parlato dello staff e di altri aspetti: quello che amo fare è condividere ogni aspetto della società, io sono l’allenatore e devo sempre condividere le cose per renderle perfette. Attorno a me voglio uno staff che abbia grande affinità, con forte motivazione e con la voglia di mettersi in gioco e fare le cose fatte bene tutti insieme, senza andare alla ricerca di un contratto. Cagni? Lo conosco da anni, ha una carriera splendida, è la persona giusta perché compensa il mio carattere e darà una mano a curare la fase difensiva. Mi sono formato negli Stati Uniti dove gli sport hanno il curatore dell’attacco e quello della difesa, mi fido ciecamente di lui, per me non è stato facile chiamarlo, gli davo ancora del lei e lui mi ha dato subito la sua disponibilità, è il mio terzo, quarto occhio»
– «Cassano? Siamo al 12 di giugno e il mercato chiude il 3 di settembre, e mi trovo in questa situazione: A, il 1 luglio inizia il ritiro, B, abbiamo compartecipazioni importanti da risolvere e C da qui al 3 settembre succederà di tutto, quindi non posso parlarti di giocatori non tesserati per la Samp»
– «Sono un ottimista di natura, se ho un problema cerco subito la soluzione. Non sono qui di passaggio, non voglio essere di passaggio e ti anticipo che l’anno di contratto è perché a me interessa lavorare bene, non me ne frega di avere il contratto da due, tre anni: se va bene ci ritorviamo senza problemi».
– «L’allenatore deve essere abituato a prendersi delle responsabilità, la società sceglie un allenatore perché crede che sia in grado di prendere delle scelte, mai fatte per il suo bene ma per quello della società. In 20 anni ho girato il mondo e dopo 20 ho ritrovato le stesse persone che c’erano tempo fa e che in questi anni hanno sempre messo passione per questi colori»
– «Per me è un grandissimo onore essere qui dopo 20 anni, vedo delle facce conosciute anni fa, mi piace dire che qui sono a casa e per me è un punto d’arrivo importantissimo. Oggi è un giorno importante per la società perché cade l’anniversario della gestione Ferrero, io sono qua per migliorare le cose e dare tutto me stesso perché per me è un punto d’arrivo e sono contento ed emozionato di essere qui»
Ora 11.11 Ecco finalmente il mister! Con lui anche l’avvocato Romei e Carlo Osti
Ore 11.03 Qualche minuto di ritardo sulla tabella di marcia, Zenga non è ancora arrivato
Ore 10.56 Siamo nella sala stampa in attesa del nuovo mister, che dovrebbe arrivare fra pochi minuti