Silvestre si presenta: «Mihajlovic fondamentale per la mia scelta. Qui per tornare al meglio»

Matias Silvestre debutta con la Sampdoria e poi si presenta alla stampa. Il difensore, arrivato in prestito dall’Inter per un anno, alle 16 si accomoda nella sala stampa di Bogliasco per parlare della sua annata in blucerchiato e anche – cogliendo l’occasione – per affrontare una disamina sui suoi primi 50 minuti in maglia blucerchiata al Renzo Barbera.

«Grazie per il benvenuto. Sono molto contento di essere un giocatore della Samp. Questo è un club importante, ci sono passati grandi campioni come Vialli, Mancini, Seedorf, Mihajlovic appunto e anche altri argentini. Cercherò anche io di fare del mio meglio con questa maglia. Ci sono state altre richieste e molti contatti con il mio procuratore, ma alla fine ho scelto la Samp per la fiducia nei miei confronti e per la concretezza. Ringrazio il Presidente Ferrero, Osti e il mio procuratore Cosentino».

«Sicuramente il fatto di avere Mihajovic come allenatore è stato un fattore in più per la mia scelta. Consoco il mister perché l’ho avuto a Catania: è un allenatore molto preparato e che carica molto i suoi giocatori. Per me è una cosa positiva. Ho già giocato con Bergessio a Catania e con Viviano a Palermo: li conosco entrambi. Gli altri li conosco perché giocando in Serie A li incontri un po’ tutti».

«A Palermo c’è stato un impatto positivo, la squadra ci ha creduto fino all’ultimo. Sapevamo che con una palla inattiva avremmo potuto segnare. Ho fatto la preparazione con l’Inter, mi sento in un’ottima condizione. Mi manca il campo, è normale, perché ho fatto poche partite, ma queste due settimane di sosta saranno fondamentali per ritrovare il ritmo. Romero? Lo conosco bene, ha fatto un buon Mondiale, è un grande portiere. Sono contento che siamo rimasto perché è un connazionale e sono sicuro che darà il massimo per aiutare la squadra».

«Cercheremo di migliorare quanto fatto l’anno scorso. L’obiettivo sarà centrare la colonna sinistra della classifica. E poi, perché no, far sognare i tifosi. So che il Derby è una partita molto sentita per i tifosi e per le società, oltre che per i giocatori. Quando sarà il momento ci penseremo: per noi è importante dare una soddisfazione ai tifosi. Sono contento per Daniele (Gastaldello, ndr) perché ha fatto un gran gol, anche a me piace inserirmi nei calci di punizione. Ho sempre fatto gol e ci tengo a farli anche con la Sampdoria».

«Le mie caratteristiche le conoscete perché gioco da molto in Serie A. A Milano ho avuto un po’ di sfortuna, sicuramente. Per una cosa o per un’altra ho avuto poco spazio. Ma ora appartiene al passato e ci tengo a fare bene qui e mettermi in discussione con questa maglia: voglio tornare a essere il giocatore che sono stato. Il numero non ha un significato in particolare, mi piace e basta: ce l’avevo già a Milano».

«Fischi a Palermo? Se non l’hanno fatto è perché si ricordano di me. Ho la coscienza a posto comunque: so di aver fatto bene con quella maglia».

Dall’inviato Gabriele Corso