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Ferrero: «Dal cinema alla Sampdoria. Vi racconto la mia vita»

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Massimo Ferrero, presidente della Sampdoria, ha raccontato la propria vita tra cinema, calcio e amore: le sue parole negli studi di Rai 1

Massimo Ferrero, presidente della Sampdoria, ha raccontato la propria vita tra cinema, calcio e amore. Le sue dichiarazioni negli studi di Rai 1.

TESTACCIO – «Ora sono tutti finti radical chic. Io sono un contadino che butta il seme e zappa l’orto. Da ragazzino ero molto vivace, povero e dignitoso. Mi ingegnavo a fare il piccolo imprenditore».

SAMPDORIA – «Non mi sarei mai aspettato di entrare nel calcio. Mi ritengo un uomo fortunato, ma mi sono anche fatto un mazzo tanto perché lavoro 20 ore al giorno. Sono audace e ho realizzato i miei sogni».

FIGLI – «Una è del ’73, una del ’74, uno del 2013 e una del 2016. È difficile ma anche meraviglioso».

VIPERETTA – «Ci sono un Ferrero del cinema, un Ferrero del calcio e un Ferrero viperetta. Una volta un costumista mi toccò il fondoschiena e mi disse una frase che mi fece incavolare. Reagii molto male».

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