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Diakitè, prova superata. A Marassi si replica?
E’ inutile nasconderlo, tutti siamo rimasti perlomeno perplessi nel vedere ieri il nome di Modibo Diakitè nelle formazioni ufficiali. Una scelta azzardata, quella presa da Vincenzo Montella in occasione di un match delicato come quello del “Franchi”, che però ha portato i suoi frutti e non è certo rimproverabile, col senno di poi.
ESORDIO – Il neo-acquisto di gennaio, già vicino alla Sampdoria l’anno scorso (fu poi Mihajlovic a rispedirlo al mittente) e voluto dallo stesso Aeroplanino ai tempi della Viola, non ha per niente sfigurato, al contrario di tutte le aspettative. Il suo esordio in maglia blucerchiata non era certo stato dei migliori: appena arrivato a Genova viene scaraventato in campo contro il Torino, a causa dell’infortunio di Sala dopo solo 25 minuti di gioco, ma il suo passo è goffo, pesante, nonostante l’assiduo impiego tra le fila del Frosinone nel girone di andata. Come se non bastasse, prima dell’intervallo riesce anche a farsi ammonire per un fallaccio su Acquah, che gli costerà un turno di squalifica essendo in diffida: mani nei capelli per i tifosi presenti al “Ferraris”.
GUARDIANO – Tuttavia, quello visto contro la Fiorentina è stato decisamente un altro Diakitè. Più sicurezza con la palla fra i piedi, movimenti più fluidi e, importantissimo, non una sbavatura sulle palle alte. La sua altezza e il suo fisico possente gli permettono di arrivare su qualsiasi pallone in volo prima degli avversari e ieri, nonostante una percentuale di colpa sul gol subìto gli sia attribuibile, il suo imperioso stacco di testa si è fatto sentire in campo. Sarà un caso che di ben 10 corner per i viola neanche uno abbia costretto questa volta Viviano a raccogliere il pallone dalla rete?
CHI SALTA? – Se continuasse a fornire prestazioni convincenti, il classe ’87 sarebbe il tassello mancante della retroguardia blucerchiata, che tuttavia deve ancora trovare la sua dimensione dato il continuo cambio di interpreti. Già, perché Silvestre era l’unico colpitore di testa a disposizione di Montella, ma l’argentino sente ancora la nostalgia del suo ex-compagno di reparto Romagnoli e ad oggi non sembra in grado di ripetere l’ottima performance della scorsa stagione. Sicuramente anche a causa della scarsa fiducia riposta in lui dal tecnico.
E allora chi salta? Le maglie sono tre e i candidati cinque, senza tener conto di Skriniar. La prossima partita contro l’Udinese vedrà quasi certamente il ritorno a pieno regime di Niklas Moisander dopo gli acciacchi di questi giorni, e a Bogliasco ci sarà un dilemma in più da risolvere. Il mister sembra considerare il finlandese come direttore d’orchestra dei tre dietro, e Ranocchia è troppo in forma per riposare. Cassani è squalificato e perciò potrà essere Silvestre, presumibilmente, a farsi scavalcare dopo questa positiva apparizione di Diakitè.
Gerarchie da risistemare, oppure no? Si capirà da questa settimana di allenamenti, che precede una delle sette finali che separano la Samp dal suo obiettivo.