2014
Di Carlo: «La mia stagione alla Samp cambiata in 40 secondi »
L’ex tecnico blucerchiato Domenico Di Carlo, intervistato da Quilivorno.it, è ritornato sulla sua esperienza alla Sampdoria ed ai preliminari di Champion’s League: «Fino al 93′ eravamo qualificati, poi Rosenberg, un giocatore che non doveva neanche giocare, è riuscito a servire una gran palla a Pizarro, che ha segnato il gol della vita. La società, comunque, non ha voluto smantellare la squadra e mi ha permesso di giocare in Europa League e di lanciare molti giovani come Obiang, Volta, Krstcic, Koman e Marilungo».
La svolta Per l’attuale tecnico del Livorno, il mese di gennaio è stata la vera svolta negativa per la stagione: «A dicembre eravamo quinti in classifica senza Cassano e giocando in campionato, Europa League e Coppa Italia. Gennaio è stato il mese dei “casini”: via il direttore Gasparin, via Cassano, Pazzini e Marilungo per Maccarone e Macheda, buoni giocatori che però non giocavano da sei mesi. L’errore più grande è stato quello dell’area tecnica, che dopo il mercato lanciava messaggi negativi: il pubblico, fin a quel momento fantastico e vicino ai ragazzi, sembrava avere perso la pazienza e la squadra ha iniziato ad essere in difficoltà. Quando sono andato via la Sampdoria era salva, ma l’area tecnica presentava ogni partita come quella decisiva: è stato questo l’errore più grande commesso dalla Samp».