2014

Derby a pranzo, la proposta di Pandolfo: «Giochiamo alle 20:45»

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Il Derby della Lanterna è già iniziato, anche se siamo a undici giorni di distanza dal kick-off fissato – a meno di ripensamenti al momento improbabili – alle ore 12:30 di domenica 2 febbraio. Il problema? La sovrapposizione della tradizionale Fiera di Sant’Agata con l’orario della partita. Un afflusso importante di persone nella zona della Bassa Val Bisagno che potrebbe paralizzare  la mobilità dei residenti e creare disagi a chi vorrà recarsi al “Luigi Ferraris” e alla fiera.

Un po’ tutti, nel mondo politico genovese e tra i tifosi, chiedono alla Lega Calcio di rivedere il suddetto orario. Dall’assessore Rossi («bisogna dare un segnale alla Lega Calcio») alla Federclubs («indignazione e malessere per un orario fuori da ogni logica»). Ai nostri microfoni, il consigliere comunale Alberto Pandolfo lancia una proposta alle istituzioni pallonare: «La mia proposta è di trasferire la partita alle ore 20:45, pur sapendo che se non si ravvisano gli estremi di cui parlava il Prefetto – motivi eccezionali di sicurezza pubblica – le autorità amministrative non hanno la podestà per definire ciò che definisce la Lega Calcio. Cosa dire alla Lega Calcio? Posso dire che un atto di sensibilità nei confronti della città di Genova, dei genovesi che vorranno partecipare al derby con serenità, sarebbe dovuto piuttosto che guardare al tornaconto economico e dei diritti televisivi».

«Secondo me – prosegue Pandolfo – è stata fatta un’azione da parte dell’amministrazione comunale – che non ha responsabilità dirette sugli orari che sono definiti dalla Lega Calcio – volta a minimizzare il danno che subirà una parte di città (il municipio Bassa Val Bisagno, ndr), che il 2 febbraio sarà gravata da un carico di presenza sul territorio importante e che può suscitare alcuni timori. Nell’arco delle ore centrali della giornata ci sarà una grande mobilitazione di persone dirette verso la fiera di Sant’Agata e verso lo stadio».

E’ concretamente possibile una modifica dell’orario delle 12:30 da parte della città di Genova, fermo restando l’esclusiva competenza prefettizia? Pandolfo risponde: «Un intervento di modifica dell’orario delle partite può avvenire solo in casi eccezioanli per ragioni di sicurezza pubblica su ordinanza del Prefetto. Non si tratta di una libera scelta ma di precise esigenze che sono confortate da una situazione che ha delle prove».

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