2014

Derby a pranzo, continuano le lamentele della cittadinanza genovese

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Continuano le polemiche in vista del derby: dopo la comunicazione che l’orario non è modificabile (12.30 del 2 febbraio prossimo), la cittadinanza genovese non ci sta. Dopo la tifoseria, ci sono i malumori anche della gente comune, quella che forse soffrirà di più la sovrapposizione tra la Fiera di Sant’Agata e la stracittadina di Genova. Tra Ztl, divieti di sosta e parcheggi, c’è il rischio caos. C’è chi chiede su Facebook perché la partita non si possa spostare al sabato o alla domenica sera, creando così molti disagi. Richieste incessanti, che però non sono rimaste inascoltate, visto che sono giunte anche all’attenzione di Massimo Ferrante, presidente del Municipio della Bassa Valbisagno.

Ecco la risposta di Ferrante: «La Lega Calcio ha stabilito di far disputare il derby in quel giorno e a quell’ora per mandare la diretta della partita in Cina. L’amministrazione non è stata interpellata ed è stata messa sul fatto compiuto. Il Comune, poi, non può incidere sullo spostamento della disputa. Le partite possono essere spostate solo da Prefetto e Questura, e solo nel caso siano ritenute partite a rischio, e il derby non rientra in queste – proferisce Ferrante ai microfoni de “Il Corriere Mercantile” – L’unica cosa che l’amministrazione potrebbe fare è annullare la Fiera, ma poiché la macchina organizzativa è partita da tempo, questo non è possibile».

Insomma, il disagio appare inevitabile e il traffico è uno dei problemi: «Certo, non sarà facile avere partita e Fiera lo stesso giorno, sopratutto perché ci saranno problemi con la sosta e la zona della Valbisagno rischia di andare in tilt, tra Zsl stadio e divieto di sosta tra i banchi della Fiera. Come amministrazione, però, abbiamo organizzato un incontro con la polizia municipale per cercare di gestire al meglio i flussi di traffico e per ridurre al minimo i disagi per la popolazione», conclude Ferrante.

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