2014
Delneri: «Samp, puoi battere il Napoli. Gran lavoro di Mihajlovic»
Per lui, Samp-Napoli è un ricordo piacevole. Nel maggio 2010, quella partita rappresentò il lasciapassare per il quarto posto e il preliminare di Champions League. Luigi Delneri ha poi lasciato la Samp per la Juve, ma ricorda quella gara come ieri. Anche perché è stato l’ultimo tecnico blucerchiato a battere i partenopei: «Era la partita che valeva un traguardo altissimo, a fine stagione: le premesse erano diverse. Anche stavolta comunque vincere sarebbe importante e la Samp di Mihajlovic può riuscirci benissimo». Sulla gara di lunedì: «Di certo sarà spettacolare. Sia la Samp che il Napoli giocano un calcio molto propositivo, senza far calcoli ma puntando sempre a vincere. Tutto nella prospettiva del risultato attraverso il gioco».
ALTA CLASSIFICA – Ci si chiede quanto tempo la Samp potrà restare lì: «Credo che l’attuale posizione rispecchi a pieno quello che finora la squadra ha espresso in campo. Anzi, a ben pensarci, la classifica potrebbe essere migliore. Non mi risulta che i blucerchiati abbiano finora trovato strada facendo più punti di quelli che si sono guadagnati, anzi in un paio di occasioni – come Cagliari e Cesena – avrebbero potuto vincere. Con quattro punti in più, guarda dove sarebbero». La Samp può restarci, ma…: «Dipende da molte condizioni. Se lo stato di salute fisica e atletica della squadra resta costante, senza troppi infortuni e squalifiche. Se il mercato invernale non inciderà in negativo sugli equilibri e sulla qualità, allora direi che la Samp potrà giocarsi fino fino in fondo le sue carte».
GRUPPO – In fondo, la Samp sta facendo bene in vari modi: «Ciò che più autorizza la fiducia è l’omogeneità della rosa: il rendimento non conosce oscillazioni, anche se di tanto in tanto gli interpreti variano». Forse è merito di Mihajlovic: «Aveva preso in carico quasi esanime l’anno scorso e l’ha trasformata, infondendo al gruppo la sua mentalità aggressiva e vincente. Ha saputo farsi seguire dai giocatori, che danno tutto – dice Delneri a “Il Corriere Mercantile” -. Soriano sta raggiungendo la maturità, Obiang ha superato i problemi fisici. Quando c’ero io, si allenavano ogni tanto con noi, ma si vedeva che avevano qualità. In più la Samp gioca contro qualsiasi avversario allo stesso modo, senza adattarsi: è un segno di grande fiducia nei propri mezzi».
CONCRETEZZA E NAPOLI – A tratti però la mole di gioco non viene concretizzata: «Nel gioco di Mihajlovic tutti gli elementi in campo partecipano a tutte le fasi tattiche, circostanza che rende possibile una certa solidità difensiva. Gli attaccanti lavorano molto e ci sta che possano sbagliare, ma credo si tratti di un periodo poco fortunato. Stiamo parlando di giocatori dal talento enorme come Okaka, Eder e Gabbiadini». Quindi il Napoli può essere battuto: «Mai abbassare la guardia, mai credere di non potercela fare. Certo che si può».