2015
Delneri: «Rimpiango i playoff con la Samp. Beato chi prende Cassano»
Luigi Delneri attende, intanto ha aperto un B&B nella sua Aquileia, in Friuli. “Casa Delneri”, si chiama: «Lo gestiscono le mie figlie, Gaia e Lisa. Ho voglia di allenare per 4-5 anni ancora. Mi sono aggiornato, ho elaborato nuove idee. Chiedo fiducia», dice a La Gazzetta dello Sport in edicola oggi. Ma Delneri ricorda il suo passato, il successo con la Sampdoria, quella cavalcata che rimane nella storia.
«Rimpiango di non aver detto no alla Juventus e di non essere rimasto alla Samp per giocarmi il playoff di Champions. Ma si può dire no alla Juve? Battute a parte, recrimino sugli infortuni: con due-tre giocatori sani sarebbe finita meglio a Torino». Poi il pensiero a Cassano, che ha allenato nel suo momento più alto: «Ha bisogno di una squadra che lo faccia sentire importante e che gli dia sei mesi di tempo per ritornare al top. È Cassano e merita il sacrificio. Alla Samp mi tirava l’acqua e mi guardava male se non lo facevo giocare, ma gli voglio bene e ci sentiamo spesso. Se discutiamo Antonio, è finita. Gli ho mosso un unico appunto: in area deve piantarla con il passaggino al compagno, lui è Cassano e deve tirare perché da lì fa gol. Punterei su Cassano, chi lo prende va all’incasso: non subito perché è fermo da sei mesi, ma alla lunga sì».