2015
Delneri: «Derby di Genova il più emozionante, gara da tripla»
I suoi più grandi successi, due veri e propri miracoli sportivi: quel Chievo che ormai è passato alla storia e la Sampdoria 2009/2010. Le ali che volavano, come le fantasie dei tifosi, un quarto posto magico deciso all’ultima di campionato con l’incornata vincente di Giampaolo Pazzini. Luigi Delneri ha guidato quell’anno la Sampdoria al traguardo più alto mai raggiunto dopo l’epopea Mantovani. E a segnare il suo trionfale cammino seduto sulla panchina doriana, anche il successo nel derby dell’aprile 2010, firmato da Antonio Cassano.
Meno fortunato invece il percorso del tecnico di Aquileia sulla panchina del grifone: in 13 partite soltanto due vittorie e la pesante sconfitta per 3-1 nella stracittadina dell’autorete delle prime marcature per Poli e Icardi e dell’autorete di Cesare Bovo. A meno di una settimana dalla stracittadina, abbiamo contattato in esclusiva l’ex mister delle due genovesi, per fare il punto della situazione sulle due squadre, in previsione di quello che sarà un derby caldissimo.
Mister, le due squadre si presentano alla stracittadina con umori radicalmente opposti: il Genoa sulla scia di ottimi risultati e la Sampdoria a caccia dei tre punti nel girone di ritorno…
«Sì ma i derby non vivono di queste problematiche. È una partita particolare, non sempre chi sta bene poi porta a casa i tre punti: le favorite nei derby difficilmente vincono. I derby sono fatti di emozioni, intensità, motivazioni. Sarà un gran bel derby secondo me perché, al di là del momento che attraversano, le due squadre stranno giocando un grande campionato e hanno un organico importante».
La favorita alla fine è quella che difficilmente la spunta, ma secondo lei chi potrebbe farcela sabato sera?
«Sulle ali dell’entusiasmo il Genoa mi sembra una squadra che ha preso forza e convinzione, consapevolezza. In questo momento è la squadra che mi sembra più in forma. Però, onoscendo il carattere di Mihajlovic e conoscendo l’ambiente Samp, sono sicuro che nulla verrà lasciato al caso: i valori in campo saranno importanti, poi on l’integrazione di Eto’o, l’integrazione di Muriel, l’aver risparmiato tanti giocatori ieri sera… Questi fattori la dicono lunga su come Genoa e Sampdoria affronteranno la partita».
Se dovesse scommettere su un giocatore per parte?
«Più che sui giocatori, punterei sui due allenatori. Godono di grande credibilità nei rispettivi gruppi e nell’ambiente che li criconda. Il successo delle due squadre sta passando soprattutto per chi è seduto in panchina, al di là dei grandi giocatori: quello che le due squadre stanno facendo è frutto delle loro idee e delle motivazioni che hanno saputo dare alle squadre. Spesso le due squadre hanno cambiato formazione ma sono sempre arrivati i risultati, questo significa che la struttura è molto buona».
A proposito dei due allenatori, due modi diversi di vivere il derby: Mihajlovic a domanda ha sempre risposto che al derby avrebbe pensato solo al momento di giocarlo, Gasperini invece è tutta una stagione che parla della partita di sabato…
«Fa parte di come si vive l’ambiente: probabilmente l’ambiente genoano ha bisogno di questo tipo di atteggiamento e invece quello sampdoriano, che di solito è molto più pacato, punterà di più sulla serenità dell’ambiente, sulla consapevolezza… Magari verranno chiamati a raccolta i tifosi, ma a dire la verità qui i tifosi ci sono sempre, il derby lo sentono in maniera molto importante».
Queste due maniere diverse di approcciarsi alla gara, influenzeranno i giocatori?
«No, i giocatori già sanno quale importanza ha la partita, sono consapevoli di quello che devono fare. Per qualcuno magari sarà la prima volta, però tra le dichiarazioni nell’arco della settimana, tra le pressioni della stampa, si renderanno conto che il derby non è una partita come le altre. Specie quello di Genova, che dal mio punto di vista è uno dei migliori, se non il migliore in Italia, per la passionalità».
Ultima domanda: come si vince un derby?
«Eh… Un derby si vince con grande attenzione e con grande serenità. Però attenzione: serenità non vuol dire non applicarsi o non essere attenti o aggressivi. Magari dal punto di vista dello stile, sarà un derby meno bello di altri, l’intensità e l’aggressività saranno fondamentali per chi vorrà portare a casa la vittoria. Se la Sampdoria affronterà il derby nel modo giusto, ha tutte le armi per fare risultato. Come del resto anche il Genoa: sarà sicuramente una gara emozionante e di alto livello. Anche perché oltre alla vittoria questa volta c’è in ballo la supremazia cittadina: è un discorso molto complicato. Me lo guarderò molto volentieri, sarà una partita carica di emozioni».