2013

Delio Rossi: «Non siamo quelli di Cagliari. Sul rinnovo…»

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Presso la sala stampa del Gloriano Mugnaini di Bogliasco ecco Delio Rossi, che come ogni venerdì tiene la consueta conferenza stampa prepartita. Questa volta l’avversaria è l’Inter, reduce da una durissima partita di 120 minuti in Europa League contro il Tottenham, vinta per 4-1 ma in virtù del gol segnato in trasferta dagli inglesi inutile ai fini della qualificazione per i nerazzurri, grande comunque la prestazione dell’Inter, ma ha pensato : ma l’Inter si è risvegliata proprio ora?
«No non l’ho pensato. L’Inter ha giocatori importanti e di valore, hanno avuto una reazione d’orgoglio».

Un impresa sfiorata ai supplementari taglia le gambe o da fiducia?
«Non è facile rimontare, se fossi l’allenatore dell’Inter troverei l’aspetto positivo».

Un Inter più stanca?
«Sicuramente è stata una partita di grande impegno, ma i loro giocatori sono abituati. Al loro posto noi avremmo avuto problemi invece».

 
Come sta Gastaldello?
«Sta bene, ha calciato di sinistro e si è fatto male. Ma ora sta bene».
 
Ha provato varie coppie in attacco, potrebbero esserci novità?
«Io ho bisogno di tenere tutti sulle corde, valuto gli allenamenti. Queste ultime 10 partite mi serviranno per vedere chi è la Sampdoria».
 
Maxi dal primo minuto? Solo un tentativo o altro?
«Ha un background un po’ più grande rispetto agli altri, non ha bisogna di dimostrare tantissimo».
 
Contro le grandi squadre è sempre andata bene. Dopo una prova sottotono come a Cagliari come ha visto la squadra?
«Sino a Cagliari anche contro le squadre dirette concorrenti abbiamo giocato bene, l’ultima partita siamo stati veramente molto molto sottotono. Conosco i ragazzi, so che non sono quelli di Cagliari. Faremo una buona prestazione, il risultato lo sapremo dopo la partita. Togliendo Cagliari e Siena ci siamo giocati sempre le partite».
 
La Samp è un’ammazzagrandi?
«Noi siamo una squadra che ora e in futuro darà il massimo e magari otterrà anche il minimo utile, non viceversa come le altre squadre».

Che squadra si aspetta domenica sera?
«Una squadra che giocherà da Inter».

Si giocherà alle 20:45. I tifosi chiedono più rispetto:
«Anche mia moglie». – scherza il mister. 

Poi prosegue: «A me piace il calcio delle 2 e 30 del pomeriggio, per me non esistono posticipi e anticipi ma il calcio è alle 3. Cambiare in corsa l’orario non è molto corretto, mia moglie era uno scherzo, ma il cambio crea disagi alla gente».

In campionato a Marassi contro la Samp Cassano non ha mai giocato. Che accoglienza si aspetta per lui?

«Cassano ora gioca nell’Inter, è un giocatore che ha fatto bene e non trovo giusto che venga fischiato. Ha dato qualcosa a questa maglia, va temuto come avversario ma rispettano per quello che ha fatto».
 
Lo allenerebbe volentieri?
«Se si vuole fare allenare sicuramente sì. A me non piace allenare giocatori che non sono bravi, ma se hanno quelle qualità non ci sarebbe alcun tipo di problema».

Un successo potrebbe portare alla firma del contratto:

«La penna c’è l’ho, il contratto è l’ultimo dei miei problemi. A fine anno faremo la cosa giusta sia per me che per la società. Io sto lavorando come se dovessi rimanere, un pezzo di carta non cambia nulla».

A livello tattico ha studiato qualcosa?
«Noi facciamo bene le nostre cose, non abbiamo studiato niente di particolare. Ci rendiamo conto che abbiamo una squadra di valore davanti, l’importante è non giocare come a Cagliari».

Chiusura su Matias Rodriguez:
«Ha delle qualità, penso che presto lo vedremo in campo».


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