Delio Rossi: «Non facciamo calcoli, a Bologna per la salvezza»

Settimana post derby, con un pareggio che fa comodo e non dispiace dopo una prestazione comunque positiva e condizionata dall’uscita anticipata della maggiore fonte di gioco blucerchiata, Nenad Krsticic. Settimana che proietta la Sampdoria in terra emiliana, nel capoluogo dove ad attenderli ci sarà un Bologna in vantaggio di un punto in classifica e che lotta al pari dei blucerchiati per un posto salvezza, raggiungibile in tranquillità da ambedue le squadre che godono di un vantaggio di 9 e 10 punti sulle ultime tre posizioni.
Quest’oggi presso la sala stampa del Gloriano Mugnaini di Bogliasco Delio Rossi torna a parlare in conferenza stampa dopo aver preferito il silenzio alla vigilia del Derby della Lanterna, e parte subito dalle tante assenze in vista di Bologna: «Io l’ho detto in tempi non sospetti che la squadra si deve valutare nella sua interezza e queste situazioni capitano a pennello. Chi giocherà ci terrà sicuramente a fare bene. Non cambierò sistema di gioco e giocheranno i giocatori che hanno caratteristiche simili a coloro che non ci sono».

Preoccupano le condizioni di Sansone, uscito anzitempo in amichevole, e il mister è in vena di battute:
«Sansone? Sansone sta bene, altrimenti che Sansone è?»

Più difficile la settimana prima o dopo il derby? «Dipende dal risultato, se lo vince hai tutti effetti positivi, se perdi tutto è negativo e se pareggi rimane tutto in standby».

Sul Derby: «Per me la partita è finita al 90′ quello che si è detto dopo non mi interessa. Ho detto solo che quel fallo ha incanalato la partita in un certo modo e anche le partite successive. Se quel fallo avesse costretto a star fuori un Totti o un Del Piero l’impatto mediatico sarebbe stato sicuramente diverso. Io ho visto solo che hanno visto le immagini e si è liquidato tutto velocemente perché si è fatto male Krsticic. È come la guerra in Darfur, non lo sa nessuno che esiste la guerra in Darfur, sanno soltanto che c’è in Afghanistan. La Sampdoria ha molti giocatori importanti, la Sampdoria è un ottima squadra e non si basa sui singoli. Quando si è fatto bene tutti hanno fatto bene, quando si è fatto male tutti hanno giocato male».

Occhi sull’avversario: «Non possiamo fare calcoli, sarebbe deleterio. Abbiamo un obiettivo da raggiungere e vogliamo farlo a Bologna.
Negli occhi della gente rimane cos’hai fatto nelle ultime partite, non cosa hai fatto in passato, giusto o sbagliato che sia, è così».

Mancanza di vittoria dal 3 marzo, è preoccupato? «La Sampdoria ha pagato la sosta e anche il fatto che alcuni giocatori abbiano dovuto affrontare trasferte oltre oceano con la Nazionale. Ma l’importante è arrivare all’obiettivo».

Già pronto il prolungamento di contratto: «Sta storia la sento da due mesi, la Sampdoria non è ancora salva, dobbiamo ancora arrivarci. Nel calcio o arrivi o non arrivi, non esiste il gran premio della montagna. Tutti questi discorsi sono rimandati quando ci sarà la matematica certezza di essere salvi».

Formazione per Bologna? «Io la decido sempre all’ultimo, faccio giocare chi sta bene. Uno può starmi anche antipaticissimo, ma se mi fa vincere le partite lo faccio giocare sempre. La società mi ha messo a disposizione questi giocatori e in base a ciò che vedo in settimana faccio giocare chi mi ha dato di più».

Come sta Maxi Lopez? «Mi sembra che stia meglio, sta pagando ancora l’infortunio, ma se mi dimostra che sta meglio di altri gioca lui».

Analisi dell’avversario: «Il Bologna mi sembra una squadra molto equilibrata, sta facendo le sue fortune sulla solidità. Sono molto pragmatici, per batterli servirà una gran prestazione. Non è una squadra spensierata, quelle che “o la va o la spacca”, in Serie A ce ne sono, ma sempre meno».