2013
Delio Rossi: «Mi sto godendo le vacanze. Zarate? Si è leggermente perso»
Delio Rossi, è lui il punto fermo della Sampdoria, che ha deciso di legarsi ai colori blucerchiati per altri due anni dopo il buon lavoro svolto da dicembre a maggio.
È stato il primo “colpo” della dirigenza di Corte Lambruschini, il primo tassello da cui ripartire la prossima stagione.
Oggi Delio Rossi si sta godendo le vacanze sulla Costiera Amalfitana, ma ha trovato del tempo anche per essere testimonial del premio letterario “Città di Tramonti”: «Leggere è forse l’unica cosa che mi rilassa – racconta il mister al Secolo XIX – Lo faccio la sera, prima di addormentarmi. Mi piacciono molto i romanzi storici e la narrativa contemporanea, leggo gialli e anche romanzi di fantasia. Non mi piacciono invece i romanzi futuristi… e nemmeno gli horror. Sono qui al premio letterario di Tramonti perché l’avevo promesso a un ex allievo di mia moglie… e io sono uno che le promesse le mantiene».
Ma leggere è solo un passatempo per Delio Rossi, un modo per staccare la spina dal suo lavoro che si chiama Sampdoria.
I blucerchiati si ritroveranno a Bogliasco tra poco meno di un mese, per riprendere con qualche test atletico prima di partire (13 luglio) alla volta di Bardonecchia, dove svolgeranno la prima parte di ritiro pre-stagionale.
Ma resta ancora un punto interrogativo la metà per la seconda parte del ritiro estivo e le ultime offerte prese in considerazione dalla società blucerchiata arrivano da Cina e Ungheria: «Sono in vacanza, mi sto dedicando alla famiglia e non sto leggendo molto i giornali. In ogni caso, ero rimasto all’Austria e credevo che dovessimo andare lì. La sede del ritiro, qualunque sarà, Cina o Ungheria, dovremo concertarla in base soprattutto a situazioni tecniche e non solo economiche».
Questo è il periodo del calciomercato, ogni giorni si fanno nuovi nomi e tra questi è comparso anche quello di Mauro Zarate, calciatore di proprietà della Lazio, che è finito fuori rosa per problemi con la dirigenza biancoceleste: «Di Zarate penso tutto il bene possibile. È un ragazzo che con me ha fatto non bene ma benissimo. Credo che ora si sia leggermente perso. Però faccio un po’ di fatica a dare un giudizio definitivo, perché è da qualche anno che non lo alleno».
Dalle parole di Delio Rossi sembra quindi improbabile un arrivo dell’argentino sotto la Lanterna, Zarate non sembra essere nei pensieri futuri né della Sampdoria né dell’allenatore.
Delio però un giocatore che vorrebbe nella sua rosa l’anno prossimo l’ha in mente, un giocatore del desiderio: «Sì, esiste. Si chiama Pavel Nedved, ma purtroppo ha smesso di giocare…».
Se la maggior parte dei calciatori è in ferie, alcuni stanno ancora lavorando, come i ragazzi di Cesare Prandelli, impegnati nella Confederations Cup e che questa sera esordiranno contro il Messico: «Allenare una Nazionale è diverso dall’allenare un club. È un’esperienza che non ho mai provato e può darsi che un domani mi potrebbe capitare. Da uomo di club dico che ha poco senso fare un torneo del genere a fine campionato. Da allenatore della Nazionale direi che di senso ne ha, perché dà la possibilità di far misurare la squadra con Nazionali protagoniste al Mondiale del 2014. Anche se di solito noi nelle partite che non contano niente non facciamo tanto bene…».
Con la Sampdoria Delio Rossi ha appena iniziato la sua avventura, i presupposti per far qualcosa di importante ci sono tutti, ma il tecnico romagnolo di successi ne ha già ottenuti molti, come quelli sulla panchina della Salernitana, dalla promozione in Serie B, ottenuta nel 199/94 al primo anno da allenatore professionista, alla storica promozione in Serie A nel 1997/98, quando si guadagnò il soprannome di “Profeta”: «Tornare a Salerno? Mai dire mai, anche se molte volte è meglio lasciare un buon ricordo… ma la mia storia dice che spesso sono ritornato sulle passate panchine. Poi il presidente Lotito è garanzia di una società che abbia idee chiare».
Dopo aver parlato dei bei ricordi, si passa ad un tema serio come quello del doping, che sembra ancora non aver lasciato il mondo dello sport: «In determinati sport l’uso di sostanze ha la sua valenza e altera la prestazione dell’atleta. Però nel calcio, molte volte, ci si dimentica che c’è di mezzo un attrezzo e ci vuole destrezza. Saltare un centimetro in più o correre più veloce conta poco se poi non sai addomesticare la palla. Ma oggi il calcio va di fretta, e ogni tre giorni si gioca la partita della vita, e forse il doping avrebbe la funzione di far recuperare energie. Se avessi mai visto qualche calciatore fare uso di sostanze illecite l’avrei certamente denunciato».
Infine, per chiudere l’intervista, Delio Rossi risponde scherzosamente all’ultima domanda del giornalista che chiede: Allora mister, in conclusione, non vuole proprio indicare un obiettivo per la prossima stagione blucerchiata?
«Il mio prossimo obiettivo è quello di entrare nel Municipio di Tramonti…».