2013

Delio Rossi: «Il campionato va onorato: non regalo nulla. Sul rinnovo…»

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La Sampdoria prepara l’ultima trasferta della stagione, volando verso una Roma biancoceleste bramosa di punti, ma la tranquillità data dalla salvezza ottenuta nella scorsa giornata porta finalmente Delio Rossi ad optare verso nuovi giocatori visti poco in stagione, e lo conferma nella conferenza stampa che quest’oggi riportiamo dal sito ufficiale:
«Devo tener conto che per noi è stata una settimana anomala. Ho bisogno di vedere qualcuno dei ragazzi visti meno finora, da me e dalla società. Con me giocano sempre gli stessi? Se facessi giocare altri, qualcuno mi muoverebbe rilievi simili. Nel telaio ho adeguate alternative, per esempio Castellini e Renan si sono fatti trovare pronti». 

Un girone fa, l’arrivo del mister sulla panchina blucerchiata, con un solo obiettivo davanti: la salvezza, ottenuta matematicamente nella scorsa giornata: «Io ero arrivato un girone fa, quando firmai non avevo visto il calendario che prevedeva Lazio, Juve e Milan. Siamo comunque arrivati al traguardo: abbiamo avuto un momento difficile, con 3 punti in 7 partite, ma abbiamo centrato l’obiettivo e questo conta, anche se nella considerazione della gente partire in un certo modo e finire in un altro condiziona il giudizio esterno. Il bilancio e un obiettivo? Credo un’analisi complessiva vada fatta a bocce ferme, a fine stagione. Vogliamo finire bene ed essere i primi tra le neopromosse. In allenamento abbiamo sempre lavorato in un certo modo, ma a darti la fotografia, la valutazione globale della rosa, è sempre la partita. Io penso 24 ore al giorno a come migliorare la Sampdoria e un’idea me la sono fatta su tutto. Se fossimo partiti male e avessimo finito in crescendo avremmo forse dato un’impressione diversa. Forse all’inizio siamo andati sopra l’asticella, ora da qualche tempo sotto, ma siamo in linea».

Una domanda anche sul derby, quest’anno parzialmente vinto visto la situazione di classifica che vede la Samp salva e il Genoa a +4 sulla terzultima piazza: «Il derby è il sale della vita, però alla lunga non è la priorità. Io sono per le cose “pro”, non per quelle “contro”: se mi dicessero “tu arrivi in Europa League” oppure “gli altri vanno male”, non avrei dubbi, sceglierei la prima opportunità».

Si torna in quella Roma che per anni è stata casa sua: «Quando torno dove mi sono trovato bene, è sempre bello, ma farò il mio dovere perché il campionato va onorato. È una squadra che negli ultimi due anni è arrivata quarta, il valore è quello. Esordio di qualche giovane in vista? Io non regalo nulla: mi sembra giusto far giocare sempre i migliori e poi ho in campo dei ’92 e ’93, se non son giovani questi!».

In chiusura impossibile non parlare dell’argomento più caldo del prossimo futuro: il rinnovo di contratto: «Il problema del rinnovo del contratto non c’è mai stato. Quando sono arrivato, se avessi voluto avrei potuto ottenere un biennale, me lo potevo permettere, ma la società aveva già tre allenatori a libro paga e i loro staff. Allora io ho detto: conosciamoci, vediamo, intanto centriamo l’obiettivo adesso la programmazione ha il senso di fare sempre meglio. Scedenze? Ne parleremo nei prossimi giorni. Quanto a cifre e termini usciti, sono cose sciocche e non veritiere».

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