2013

Delio, sono meglio due schiaffi alla Viola che uno a Ljajic

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Come vivrà questa settimana Adem Ljajic? Penserà a quel Fiorentina – Novara del 2 maggio 2012, partita in cui si prese due schiaffi da Mister Delio Rossi?
Il giovane serbo, dalla carriera discutibile, non certo fatta di glorie e dal carattere ingestibile riuscì a mettere le “mani nel sangue” a un uomo mite come Delio Rossi, provocando con il suo passeggiare per il campo durante la partita e l’atteggiamento arrogante durante il cambio la reazione dell’allenatore della Sampdoria all’epoca sulla panchina della Fiorentina.

Sono passati 361 giorni da quella domenica e Delio Rossi ancora oggi si porta dietro l’ombra di quel gesto, la sua carriera avrebbe potuto subire un totale arresto se non fosse arrivata la Sampdoria a credere in lui.
Della Valle lo mise alla porta condannando il gesto, mentre al giocatore fu comminata come “pena” l’essere messo fuori rosa. Poi il serbo si riprese la fiducia della società e dei tifosi mentre Delio Rossi trovò un ambiente sano in cui il rispetto dei giocatori verso l’allenatore è la prima cosa che conta. Lo stile Sampdoria, molto diverso dallo stile Fiorentina, dove un giocatore non si permetterebbe mai reazioni simili contro l’allenatore (o se lo facesse ne pagherebbe a caro prezzo le conseguenze, Cassano docet).

E domenica quei due schiaffi la Sampdoria dovrà darli alla Fiorentina, per ricordare a Ljajic che presi in faccia fanno male, ma presi sul campo ancora di più.

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