2014

De Silvestri: «La convocazione di Prandelli? Ci spero sempre»

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De Silvestri, intervenuto alla festa del Samp Club “Il Baretto” parla della stagione della Sampdoria, che volge alla fine ma anche sul futuro, si spera, in blucerchiato e sulla convocazione in Nazionale. Ecco le parole del difesore ai nostri microfoni.
«Sono contento di aver fatto un campionato del genere, è da un anno e mezzo che sono in forma e mi sento migliorato come calciatore sotto tutti i punti di vista e anche con l’arrivo del mister sono migliorato pure nella fase difensiva, dove dovevo migliorare».

Gli obiettivi della Sampdoria sono stati raggiunti. Che pensi del campionato?
«Gli obiettivi era quello di fare più punti dell’anno scorso, ci siamo riusciti domenica e siamo contenti di questo. Ci dispiace di aver perso quelle tre partite prima di Chievo perché sarebbe stato importante fare un filotto di belle partite, alla fine abbiamo 44 punti e sfido chiunque ad inizio campionato ad avere una previsione diversa, ci davano tutti per retrocessi. Ci siamo presi una bella rivincita, sono contento di tutto il gruppo e quindi avanti così».

Prima Rossi e poi Mihajlovic. Cosa è cambiato?
«L’arrivo di Mihajlovic è stato importante, io metto a pari merito la squadra e lui, cha ridato una forza emotiva, ha lavorato sulla testa, ci ha messo bene in campo però in campo andiamo noi quindi do il giusto merito alla squadra perché anche quando mancavano due o tre giocatori, chi ha giocato ha fatto bene. È stato un bel binomio»

La convocazione ai Mondiali. Come ti senti?
«Entrare nella playlist per i mondiali è bello. Io ci credo, iniziando dalla prima convocazione ho iniziato a crederci e niente adesso ci credo fino alla fine, metà maggio vedremo le convocazioni. Riguardo al mio futuro, c’è il riscatto della metà, come l’anno scorso quindi le parti si metteranno a parlare. La scorsa estate ne ho parlato troppo quindi adesso preferisco non parlare anche se mi piacerebbe restare»

Mancano però ancora tre partite: Parma, Napoli e Udinese.
«Sicuramente ora ci teniamo a far bene, per noi. I tifosi tengono anche alla supremazia cittadina quindi ci daremo un occhio, vogliamo vincere, vogliamo fare bene. Raggiunto il nostro primo obiettivo ci possiamo togliere qualche soddisfazione, togliercela contro il Napoli sarebbe una cosa carina. Il nostro noi l’abbiamo fatto, è stata un’impresa grandissima. A me piacerebbe segnare, ma il mio ruolo è cambiato visto che il Mister vuole che faccia più la fase difensiva, magari un gol ci scappa, però il mio l’ho fatto. La cosa positiva per i calciatori è scendere in campo e sapere cosa bisogna fare, questo Mihajlovic lo ha dato dal primo allenamento, ci ha dato un’impronta di gioco».

 

Dal nostro inviato Gabriele Corso

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