2015

De Silvestri: «Con la Juve per fare più punti possibili. Inseguiamo il sogno Europa»

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Lorenzo De Silvestri interviene in zona mista per commentare il pareggio con l’Hellas Verona, figlio anche del suo gol, che ha sbloccato il risultato dopo una grande corsa coast to coast sua e di Luis Muriel. Un punto che però serve a poco perché avvicina le avversarie e le dirette concorrenti, ma che comunque permette di tenere le distanze sulla Fiorentina.

«La squadra ha fatto tutto quello che c’era da fare per fare risultato: abbiamo rischiato poco, abbiamo tenuto sempre la palla e abbiamo avuto anche qualche occasione, tra Okaka e Muriel, ma anche Correa. Ci è mancato il gol, poi siamo rimasti in dieci e abbiamo tirato fuori un grande cuore. Siamo ancora avanti in classifica, dobbiamo sempre ricordarci che siamo la Samp: bisogna colmare le carenze teniche con la voglia. L’ho chiamata un centinaio di volte a Muriel per farmela passare: bravo lui a darmela nel momento giusto, ma è servita soltanto per avere un punto e non per avere la vittoria. In dieci uomini un pareggio va bene, ma dovevamo portare a casa la vittoria. Non bisogna piangersi addosso, nella vita in generale, ma soprattutto nello sport».

«Sabato c’è la Juve, la più forte d’Italia, ma possiamo fare più punti possibili perché adesso dobbiamo fare questo. Con l’aiuto del pubblico ce la possiamo fare. Dietro abbiamo fatto una grande partita, abbiamo sbagliato un movimento e ci hanno puniti: loro hanno un grande campione quale Luca Toni, che ha segnato 18 gol quest’anno. Bisogna fargli un plauso. Ora pensiamo subito alla Juventus, riposiamo e ripartiamo subito perché sabato siamo di nuovo qua».

«Siamo noi stessi gli avversari più temibili perché adesso è nelle nostre mani: sicuramente se facciamo tutti il nostro dovere e se ce la mettiamo tutta possiamo portare a casa l’obiettivo Europa e sarebbe una cosa bellissima. Dobbiamo insegire questo sogno fino alla fine perché il Parma l’anno scorso ha vinto all’ultimo secondo dell’ultima partita la qualificazione, quindi fino all’ultimo dobbiamo tenere e non mollare. Dal campo l’intervento su Regini sembrava rigore, ma non mi piace parlare degli arbitri, non ne parlo mai».

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