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De Silvestri a tutto tondo: «Con Montella siamo sulla strada giusta, la Nazionale passa dalla Samp»

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Tornato in campo con tempi record dopo il grave infortunio ai legamenti del ginocchio destro patito in Nazionale, Lorenzo De Silvestri si è piano piano ripreso il suo posto fra gli undici titolari tornando a fornire prestazioni di buon livello.

 

Peccato per il guaio muscolare che l’ha costretto ad abbandonare nel primo tempo il derby: nulla di preoccupante però per il terzino romano, che già contro il Napoli potrebbe tornare a disposizione di Mister Montella. Intanto, Lollo ha concesso una lunga intervista a Adnkronos, spaziando dal momento della Sampdoria al sogno dell’Europeo in Francia.

 

OBIETTIVO: TORNARE IN ALTO«Credo che abbiamo preso la via giusta per risalire la classifica. Dobbiamo concentrarci un passo alla volta, abbiamo tutto il girone di ritorno e può essere un nuovo campionato per noi. Adesso possiamo stravolgere un po’ questo girone di andata tormentato da tante vicissitudini, e fare un grande girone di ritorno».

 

I MERITI DI MONTELLA«Il mister alla Sampdoria ha portato una identità di gioco, delle metodologie di allenamento molto innovative, ci ha fatto entrare nella testa il fatto di giocare la palla, di iniziare l’azione da dietro, di giocare con la palla a terra. Non siamo partiti benissimo con lui ma abbiamo dimostrato di avere carattere. Adesso abbiamo preso la strada giusta, iniziamo a conoscerci meglio tutti quanti e i risultati in campo si vedono, ora c’è solo da seguirlo e stare uniti, tutti quanti, per cercare di capirlo sempre di più e mettere in pratica gli automatismi in campo, cosa importantissima».

 

IL RAPPORTO CON FERRERO«Il presidente Ferrero non ci fa mai mancare il suo sostegno, è sempre vicino alla squadra, spesso è al campo di allenamento a seguirci, è goliardico quando si può fare, ma sa essere anche serio e giusto quando c’è da esserlo, sa capire i momenti. Se ci ha dato degli obiettivi? Ha detto che dobbiamo avere più fame, ma un obiettivo non l’ha detto, solo di dare tutto e di onorare la maglia della Samp».

 

LA SCONFITTA CON LA JUVENTUS: «E’ stata una partita a due facce, un pochino in difficoltà all’inizio, ma con un secondo tempo molto importante, in cui abbiamo avuto anche la possibilità di pareggiare contro una delle squadre più in forma del campionato e anche la più forte. E’ stata una bella soddisfazione, continuando a mettere in mostra un bel gioco da tre-quarto partite. E’ stata data una dimostrazione di continuità di un progetto che ha portato il nuovo mister, siamo contenti, nonostante la sconfitta, di questo periodo. Il Carpi nel mirino? Ora vediamo come procede il mio recupero e come è la situazione».

 

L’INFORTUNIO AL GINOCCHIO«Il recupero dall’infortunio al ginocchio è stato lungo, ho cercato di accorciare i tempi e recuperare al meglio. Ma me ne sono reso conto poco, nel senso che mi sono fato male in nazionale e dopo due giorni ero sotto i ferri, è stato tutto molto veloce. Le motivazioni per il pronto recupero? Sono state tante. La prima, essendomi fatto male in nazionale, è stata la spinta a voler tornare in azzurro, che è stata molto forte, ma anche recuperare bene, tenere duro quando la testa un po’ ti dice di mollare. Volevo rientrare il prima possibile a Genova per aiutare la Sampdoria e mettermi a disposizione del nuovo allenatore ma anche dimostrare a me stesso di poter superare questo tipo di sfida, che per me era completamente nuova. Non avevo, infatti, mai avuto un infortunio così grave. Da qui è scattata la molla per superare tutte le avversità».

 

IL GUAIO MUSCOLARE PATITO NEL DERBY«Sull’infortunio nel derby mi avevano messo in preallarme durante il recupero dall’infortunio al ginocchio: ci può stare di avere un piccolo infortunio muscolare quando torni dopo tanti mesi di inattività. Mi è dispiaciuto che sia successo nel derby, una gara così importante, ma sono stato contento di aver fatto parte di una bella vittoria e comunque sono contento di aver fatto la terza partita dopo l’infortunio grave che ho avuto».

 

IL SOGNO EUROPEO«Questo passa dalla Sampdoria, dalle mie prestazioni, sia mentalmente che fisicamente. Dovrò dimostrare sul campo di meritarlo, ma anche l’attestato di stima dal parte del mister Conte è stato molto bello, perché mi ha convocato dopo il recupero. Ora ci sono tanti giocatori che ambiscono, come giusto che sia, a questa nazionale, ed io sono tra quelli e cercherò di guadagnarmelo sul campo».

 

 

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