2013
De Silvestri a Samp Tv: «Delio Rossi il mio maestro. In futuro…»
Questa sera sul canale dedicato interamente ai colori blucerchiati è andata in onda la seconda parte dell’intervista a Lorenzo De Silvestri, che si è raccontato ai microfoni di Samp Tv nel consueto appuntamento “Profili”.
Il laterale destro, che con l’arrivo di Delio Rossi sembra aver trovato la fiducia che gli mancava, sta dimostrando partita dopo partita il suo reale valore e tutte le sue doti. Le sue discese sulla fascia destra sono sempre pericolose e i suoi traversoni in mezzo all’area avversaria sono molto invitanti per gli attaccanti blucerchiati.
Il giocatore originario di Roma è arrivato alla Sampdoria l’estate scorsa, con una trattativa breve che ha sorpreso quasi tutti: «Volevo cambiare aria, provare una piazza diversa. Il mio agente mi chiamò dicendomi che c’era questa possibilità e al d.s. Sensibile chiesi quando era il momento della firma, volevo iniziare subito questa nuova avventura e venire qui a Genova anche perché conoscevo già alcuni ragazzi».
Nonostante la giovane età “Lollo” ha già alle spalle moltissime partite e in passato calcò il prato del “Ferraris”, ma da avversario: «Quando venivo a giocare a Marassi lo stadio mi faceva sempre un gran effetto; senza la pista d’atletica, come i campi inglesi con il pubblico vicino che ti trasmette tanta voglia di giocare».
Il 16 luglio 2012 arrivò alla Sampdoria che poco dopo partì per il ritiro di Bardonecchia, il primo coi colori blucerchiati addosso per De Silvestri: «Il gruppo era fantastico, molto sano, anche perché c’era un buon mix tra giovani e più esperti. L’allenatore? Allora era Ciro Ferrara con cui all’inizio mi trovai molto bene, in quanto mi diceva gli aspetti su cui dovevo lavorare maggiormente. Ad inizio stagione giocavo con una certa continuità, ma poi senza sapere il perché mi ritrovai in panchina. Mi è dispiaciuto non confrontarmi con lui, però comunque rispettavo le sue scelte. Con Ferrara non mi sentivo parte del progetto, anche perché non mi impiegava quasi mai».
Ma l’allenatore è cambiato, sulla panchina blucerchiata ora siede Delio Rossi, allenatore che De Silvestri conosce come le sue tasche: «Lo ritrovo per la terza volta, quasi un segno del destino. Quando arrivò mi disse “Cosa dobbiamo dirci? Io so come sei fatto e tu sai cosa voglio”. Delio ti insegna il calcio, lui vuole che capisci le cose, si ferma a spiegarti le singole situazioni, dai calci piazzati alle posizioni del modulo, tutto nei minimi particolari».
Nel momento di difficoltà ad inizio stagione, De Silvestri ha trovato nel suo “rivale” di ruolo, Gaetano Berardi, un compagno speciale con cui confrontarsi e supportarsi: «È un grande, c’è un rapporto molto bello. Ci diamo forza l’uno con l’altro perché magari quando uno è in difficoltà l’altro lo aiuta».
Il 24enne blucerchiato però oltre al calcio ha altre passioni, che coltiva quando gli impegni di campo non gli occupano il tempo: «Mi piace molto viaggiare, ora vorrei andare insieme alla mia fidanzata in posti più “impegnativi” come Sri Lanka e Lapponia; girare il mondo mi piace, penso che sia una bellissima cosa. Però mi piace, ovviamente lo sport, ma anche l’arte, infatti con mia mamma ed alcuni miei amici mi piace acquistare delle opere, sono un piccolo collezionista, le pareti vanno “tappezzate”».
Ora però, il numero 19 cerchiato di blu, si deve accontentare, si fa per dire, di Genova: «All’inizio l’ho vissuta un po’ male anche perché non giocando molto stavo sempre in casa. Invece ora avendo conosciuto molte persone ho scoperto questa città, vicoli, Piazza de Ferrari ma anche il Teatro Carlo Felice.
La casa? L’ho presa ad Albaro, me l’ha consigliata il mio amico Donadel; sono felice della scelta che ho fatto, perché da casa vedo il mare, sono vicino al centro ed è molto bello come posto».
La Sampdoria in questo ultimo periodo sta trovando una certa continuità di risultati, esclusa la sconfitta di Cagliari, che sono segno di un gruppo molto unito, affiatato e con idee molto chiare: «Oggi il gruppo è fondamentale, ci aiutiamo moltissimo sia in campo che fuori; il capitano Gastaldello è molto bravo in questo in quanto spesso e volentieri organizza delle cene per riunirci tutti e stare insieme.
I giovani della Samp? Sono fortissimi, non ricordo una squadra in cui ho giocato dove c’erano giovani così forti. Hanno incontrato l’allenatore giusto per crescere e la società ha un gran patrimonio.
“La Sampdoria può tornare a togliersi qualche soddisfazione?” Si però ci vuole calma, si deve giocare molto insieme per raggiungere grandi obiettivi, ma comunque la Sampdoria ha tutti gli elementi per arrivare in alto».
De Silvestri alla Sampdoria sta facendo molto bene, si sta imponendo con le sue giocate e il suo riscatto, fissato a 4 milioni di euro, se continuerà così, sarà una certezza: «Mi piacerebbe molto fermarmi qui a Genova per far bene, ho imparato a non mollare mai e crederci sempre, anche per ritornare in Nazionale. È bello riconquistare le cose da soli con la propria forza di volontà».
Non poteva di certo mancare un commento sui tifosi, parte fondamentale della Sampdoria, vero e proprio dodicesimo uomo in campo: «Marassi mi ha sempre emozionato molto da avversario, quindi figuriamoci da sampdoriano. L’urlo della Sud ci da una gran carica, anche quando tutto andava storto ci stavano sempre vicini e oggi continuano a cantare per noi, devono continuare così. Io mi sto affezionando a loro, questa vicinanza mi fa molto piacere».
Infine il laterale destro si auspica che nel suo futuro, finita la carriera da calciatore, possa rimanere nel mondo del calcio, per ricoprire un ruolo dirigenziale particolare: «Vorrei aiutare i ragazzi a passare dalla Primavera alla prima squadra, dando una mano anche fuori dal campo. Penso che sia un ruolo dirigenziale molto importante per la crescita dei giovani».