Gli Ex
De Giorgis: «Mancini alla Samp? Magari tra quattro anni»
De Giorgis sul campionato della Sampdoria, su Giampaolo, il mercato, il derby e Mancini: «Magari tra quattro, cinque anni…»
Giorgio De Giorgis, ex blucerchiato che esordì a soli 17 anni proprio contro la Juventus nella partita casalinga – poi persa per 3-1, dove realizzò il gol del provvisorio vantaggio -, non ha dubbi su cosa dovrebbe fare la Sampdoria nel futuro: tenersi stretta il suo allenatore, continuare con l’ottimo scouting e nella vendita dei suoi giocatori come fatto negli ultimi anni e alzare l’asticella. Intervenuto telefonicamente durante la trasmissione “A Tutta Samp” l’ex attaccante torna a parlare anche del Derby della Lanterna: «Non mi è dispiaciuta come partita, sebbene molti dicano che sia stata brutta: la Sampdoria ha fatto una buona gara d’attacco, il Genoa ha saputo difendersi. Entrambe avrebbero potuto fare un po’ di più: i blucerchiati hanno provato ad attaccare, facendo la loro partita, forse sono mancati un po’ negli ultimi metri ma hanno disputato un buonissimo secondo tempo. Giampaolo a vita? Credo che per la Sampdoria sia il migliore allenatore sul mercato: lui sa valorizzare i giocatori trovati dallo scouting ed è fondamentale. Per l’allenatore invece non so se la Sampdoria sia il miglior luogo dove lavorare ma, fino ad oggi, ha fatto bene e nessuno ha mai avuto da ridire. Ovviamente se qualcuno si aspetta grandi risultati bisogna guardare anche altri fattori come la rosa a disposizione, gli obiettivi dichiarati. Giampaolo al Napoli? Credo che sperino di confermare Sarri, che è una garanzia per i tifosi per tranquillizzare un ambiente pretenzioso, Giampaolo sarebbe l’erede ideale ma credo che si terranno l’attuale tecnico».
La Sampdoria è costretta a vendere i pezzi migliori: è un handicap a poter puntare a risultati importanti? Secondo De Giorgis il club doriano sa quello che fa: «Subire il mercato vendendo alle cifre di Ferrero penso che sia una bella sofferenza: credo che la società sappia bene quello che sta facendo. La Sampdoria è ambiziosa, ha alzato l’asticella anche nel saper vendere, l’importante è continuare a trovare giocatori a livello alto come stanno facendo. È una società che rischia, che compra, un esempio è Praet. Ci sono tanti giocatori che andranno al mondiale a mettersi in vetrina, ma non penso che la Sampdoria ne lascerà andare molti. Riguardo Strinic penso sia già del Milan, per questo credo che sia giusto privilegiare Murru che potrebbe diventare un giocatore di mercato in futuro. Se Strinic gioca o meno non credo faccia la differenza: ora che non ci sarà Murru, giocherà Regini. Non penso che Giampaolo ascolti discorsi di mercato, di età o altri: sarà stato il ragazzo ad aver mandato segnali che non l’hanno convinto durante gli allenamenti. Se Strinic meritasse, probabilmente giocherebbe».
Sulla corsa all’Europa League è giusto provarci e per l’allenatore del futuro non bisogna smettere di sognare l’arrivo di Mancini: «C’è un posto a disposizione per l’Europa League, ci può sperare il Torino quindi perché non dovrebbe pensarci la Sampdoria che è già lì. L’Atalanta forse ha più possibilità, mentre la Fiorentina è in grado di perdere anche due o tre partite di fila. Mancini alla Sampdoria? Se andasse in Nazionale – parlando per assurdo – e dopo quattro anni volesse allenare una squadra di Serie A, potrebbe pensare di venire alla Sampdoria. Ci sono momenti in cui certe cose potrebbero accadere. Ad esempio Mihajlovic quando venne alla Sampdoria fece bene mentre altrove non ha reso uguale: probabilmente l’ambiente perfetto per lui è la Sampdoria. Certo che una società che ha Giampaolo come allenatore deve fare di tutto per tenerselo stretto».