2013

De Canio in conferenza stampa: «Nessuna sfida contro Mihajlovic»

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Conferenza stampa tesa quella di Mister De Canio alla vigilia della trasferta di Genova, solo venti i convocati e l’infermeria infarcita di infortunati mette il Catania in forte emergenza.
Ecco le parole di Mister De Canio in conferenza stampa trasmessa in streaming sul sito del Catania.

La contestazione dei tifosi.
«La squadra ha il massimo rispetto dei tifosi, la dimostrazione è che abbiamo aperto le porte del nostro allenamento pur sapendo delle intenzioni della tifoseria di manifestare il proprio dissenso. Tuttavia questo rispetto nasce da sempre e sono sicuro che anche i miei predecessori l’hanno avuto, non è per questo che i risultati non arrivano. Abbiamo avuto nella vicina manifestazione dei tifosi una ulteriore dimostrazione di affetto».

La preparazione del Catania e i troppi gol subiti.
«Noi abbiamo preparato la partita come si deve, nel modo migliore possibile. Siamo pronti a fare la nostra parte in maniera determinata, le strategie sono determinate da eventi diversi e particolari. Riguardo alle scelte che farò sarà per vedere dalla mia squadra intensità agonistica, con qualche errore in meno. Riguardo all’impiego di Frison è un giocatore a disposizione, ed è una valutazione che farò al momento, ora non glielo so dire perché non gli saprei dire neanche le altre. Abbiamo preso tanti gol perché difendiamo male, in questo senso dobbiamo fare qualcosa di più».

Su Mihajlovic e la Sampdoria, prossimo avversario.
«Non c’è sfida tra me e Mihajlovic. Forse è una cosa giornalistica. Io non ho una sfida contro di lui, io voglio che vinca se possibile il Catania. La Sampdoria è in una condizione psicologica ottimale, una squadra giovane, fresca e molto aggressiva. Hanno quello che manca a noi: la condizione psicologica, l’esuberanza fisico atletica sarà la chiave del match. In più hanno buone qualità nel complesso come squadra. Loro hanno questo vantaggio su di noi, una squadra che riesce a fare due pareggi e una buona vittoria in Coppa Italia viene ricompensata con l’entusiasmo, quello che non abbiamo noi».

E su Maxi Lopez, unica punta.
«Maxi Lopez concettualmente deve stare più vicino alla porta, le due mezze ali sono deputate ad accompagnare la sua azione. Questa è una soluzione che potremo adottare».

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