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Sampdoria, D’Aversa: «Non faccio proclami. Empoli? Ecco cosa voglio»
Roberto D’Aversa, tecnico della Sampdoria, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Il Secolo XIX alla vigilia del match contro l’Empoli
Roberto D’Aversa, tecnico della Sampdoria, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Il Secolo XIX alla vigilia del match contro l‘Empoli.
EMPOLI – «L’entusiasmo è bello anche se per quanto mi riguarda ho visto tanti aspetti positivi in ognuna delle tre partite giocate finora, per atteggiamento, voglia e prestazioni. La trasferta di Empoli nasconde molte insidie, tecniche, tattiche e motivazionali. I confronti con Milan e Inter infatti si sono caricati da soli, questa volta bisogna essere bravi a tenere l’atteggiamento corretto. E portare il massimo rispetto all’avversario, che non significa avere timori».
COMPLIMENTI – «I complimenti fanno sempre piacere, accrescono la convinzione in quello che si sta portando avanti. Però sono nel mondo del calcio da anni, so che i giudizi possono cambiare velocemente. Quando sono venuti i tifosi al Mugnaini ci avevano chiesto l’impegno e penso che siano soddisfatti della risposta. Per il resto, non sono tipo da proclami… Qui ho trovato un gruppo educato, dedito al lavoro, è una fortuna. I complimenti che mi piacciono di più però sono legati ai punti. Dobbiamo continuare a lavorare per farne il più possibile e iniziare a vincere».
FAVORITI – «Lo abbiamo provato sulla nostra pelle contro l’Alessandria. Pensare di essere più forti non porta nessun vantaggio può portare invece l’andare in campo con l’obiettivo di puntare alla vittoria indipendentemente dal nome dell’avversario. Certo che se vogliamo essere protagonisti, determinare un campionato importante, questa è una di quelle partite che ci dimostra che livello siamo sotto il profilo della mentalità. Con l’Inter ad esempio, e ai ragazzi l’ho detto, negli ultimi 13 minuti con Sensi in difficoltà abbiamo fatto sì proprio noi che la partita morisse. Invece lì una squadra matura avrebbe spinto per vincere. In questo senso dobbiamo migliorare».
FORMAZIONE – «Ci sarà spazio per tanti. Mentalmente vanno affrontate una alla volta senza calcoli. Adesso c’è l’Empoli. Abbiamo Torregrossa e a Gabbiadini quando sarà pronto. I loro gol arriveranno, ne sono sicuro e porteranno punti. Qualcuno magari poteva pensare che Fabio e Francesco non potessero giocare insieme per questione di equilibri, hanno invece dimostrato contro l’Inter di saperlo fare».
DAMSGAARD – «Un giovane di prospettiva non va caricato di grandi responsabilità. Sta meglio, non deve sentire nessuno e dimostrare nulla, ma fare solo quello di cui è capace. Discorso simile per Askildsen, ha grandi potenzialità».