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Dai falli di mano alle punizioni: le nuove regole in arrivo

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L’IFAB studia nuove regole che entreranno in vigore dalla prossima stagione: novità in arrivo su falli di mano, punizioni, rigori, sostituzioni e cartellini

Ad Aberdeen, in Scozia, si è tenuto oggi il 133esimo meeting dell’IFAB (International Football Association Board). All’ordine del giorno, alcune questioni spinose che negli ultimi mesi hanno sollevato parecchie polemiche e richiesto un intervento da parte dell’organo, che ha fornito chiarimenti in merito approvando nuove regole pronte ad entrare in vigore dalla stagione 2019/20.

Tra i temi discussi, spicca il fallo di mano: sparirà di fatto il concetto di volontarietà e, perciò, non si potrà più segnare o procurarsi una chiara occasione da gol attraverso un tocco di mano o braccio, anche se chiaramente casuale. Verrà data maggior rilevanza all’apertura delle braccia al momento del gesto, continuando comunque a prendere in considerazione il fattore del “movimento naturale”. In ogni caso, il fallo sarà automatico e prevederà anche l’uso del cartellino in caso di condotta antisportiva.

Altra questione trattata, quella riguardante la posizione dei giocatori sui calci di punizione. La squadra che ne otterrà uno a proprio favore, non potrà schierare suoi giocatori al fianco degli avversari in barriera, così come nessuno potrà disturbare il portiere avversario al momento del rinvio e sarà obbligato a stare fuori dall’area di rigore fino a che il pallone non verrà calciato. In caso di rigori, invece, all’estremo difensore sarà ufficialmente consentito di tenere un piede solo sulla linea di porta, pratica già adottata attualmente e impunita.

Alcune variazioni verranno introdotte per meglio regolamentare anche ciò che accadrà fuori dal terreno di gioco: i cartellini gialli e rossi potranno essere mostrati anche ad allenatori e membri dello staff tecnico, permettendo così agli arbitri di sanzionare comportamenti scorretti o proteste troppo accese. I giocatori richiamati in panchina per una sostituzione dovranno uscire non più da metà campo, ma dal punto più vicino delle linee perimetrali, allo scopo di evitare le lunghe “passeggiate” che spesso causano volontarie perdite di tempo. Infine, in particolari casi la palla potrà essere “scodellata”, ovvero rimessa in gioco dall’arbitro, quando questa colpirà il direttore di gara.

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