2014
Da Samp – Atalanta ad Atalanta – Samp: sembra passata una vita
Era solo il 4 novembre 2013 ma da allora sembra passata un’eternità. La Sampdoria sedicesima in classifica affrontava a Marassi un’Atalanta agguerrita, al settimo posto. I bergamaschi, da sempre ostico avversario per i blucerchiati si sono presentati al Ferraris con un gioco ormai collaudato dall’esperto Colantuono; al contrario Delio rossi aveva provato l’ennesimo esperimento in campo, scherando Bjarnason nell’improbabile ruolo di trequartista, Gabbiadini pesce fuor d’acqua schierato prima punta e Regini esterno sinistro di centrocampo.
Grazie all’incornata vincente di Mustafi, emblematica della crescita esponenziale del ragazzo, i doriani portarono a casa i 3 punti, ma da allora di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia. Non solo per quanto riguarda l’identità di gioco e i punti in classifica, ma anche per gli obiettivi degli uomini guidati da Sinisa Mihajlovic. Perché se quattro mesi fa, l’unico obiettivo pronosticabile per la Sampdoria era una risicata salvezza, con il tecnico serbo e la sua mentalità vincente, ora i tifosi possono sperare in qualcosa di più. Contro le squadre di pari livello o appena superiori, il tecnico doriano non ha sbagliato un colpo e siamo sicuri che domenica, alle 12,30, gli spettatori potranno ammirare in campo una squadra con lo spirito da grande e non da provinciale. Una squadra affamata, che darà il tutto per tutto per portare a casa i fondamentali tre punti.
Quattro mesi fa era doveroso sperare. Oggi invece, i tifosi hanno smesso di sperare e hanno cominciato a sognare qualcosa di più: la salvezza rimane il vero obiettivo dichiarato, ma con un sesto posto a soli 9 punti e una squadra così in forma, è più che doveroso crederci fino alla fine.