Da Costa e Palombo, gli “Angeli” blucerchiati

Angelo, un nome una garanzia, una sicurezza dentro e fuori dal campo. Noi blucerchiati possiamo stare tranquilli, perché di “Angeli” ne abbiamo addirittura due: Da Costa e Palombo. Giocatori con storie diverse, ma che in realtà hanno molto in comune a partire dai colori che indossano.

Palombo è ormai una bandiera della Sampdoria, a Genova arrivò nell’agosto del 2002, più di dieci anni fa, quando la sua Fiorentina fallì. Firmò un contratto quadriennale in un bar dell’aeroporto Milano-Malpensa e da quel giorno iniziò la sua splendida carriera in blucerchiato (tralasciando la parentesi milanese con la maglia dell’Inter). Oltre 300 partite con addosso i colori più belli del mondo, quelli che per lui sono diventati, come si dice in questi casi, una vera e propria seconda pelle.

Da un Angelo a un altro, da Palombo a Da Costa, il portiere blucerchiato, il numero uno della Sampdoria, che con fatica, sudore e tanto lavoro si è guadagnato il posto da titolare. Ha sempre lavorato all’ombra dell’orami ex Sergio Romero, senza mai lamentarsi e quando è stato chiamato in causa si è fatto trovare sempre pronto, perché lui è un vero professionista.
Anche lui, come Palombo, arrivò alla Sampdoria dopo il fallimento della sua squadra, che allora era l’Ancona e fu il primo portiere straniero della storia della Sampdoria. Dal 2010 ad oggi 34 presenze con la maglia blucerchiata, con prestazioni che, solo 14 mesi fa, hanno contribuito a riportare la Sampdoria dove merita, in Serie A. Queste presenze sono destinate ad aumentare, perché quest’anno e ci auguriamo anche per i prossimi anni, sarà lui l’“Angelo“ che difenderà i pali della Sampdoria e con la Juventus, alla prima di campionato, ha dimostrato di essere all’altezza, ha dimostrato di essere un numero uno.