2013
Da Costa: «Alla Sampdoria il periodo più bello della mia vita»
Intervistato da Il Secolo XIX, Angelo Da Costa è forse il calciatore che è stato più al centro dell’attenzione durante questo calciomercato. sarebbe dovuto restare a fare il secondo presumibilmente di un Viviano o Sorrentino, ma c’era anche chi sosteneva volesse chiudere il rapporto con la Sampdoria. Ma alla fine, alla faccia di tutti, il portiere brasiliano è rimasto in blucerchiato per divenatare a tutti gli effetti il numero 1 della nuova Sampdoria targata Delio Rossi. «Il mio procuratore non mi ha mai detto niente. Quindi per me parliamo di voci. Io sono contentissimo di essere alla Samp. E’ sempre stato un sogno questa maglia. E la mia felicità non era e non è una conseguenza del mio ruolo». Ecco quindi il portiere mettere la parola “fine” alla mini-telenovela che lo voleva via da genova per giocare titolare altrove: «Non ho mai pensato, vado via dalla Samp perché voglio essere un titolare. Perché la mia volontà primaria è stare qui. Poi gioco, non gioco, c’è bisogno, non c’è bisogno, il mio dovere è farmi trovare pronto».
Un pensiero va all’ex compagno Romero: «Ci sono rimasto male, come succede quando parte qualcuno a cui vuoi bene. Però, so che questo è il nostro mondo…» Ma se fosse effettivamente arrivato uno tra Viviano o Sorrentino, che cosa avrebbe pensato Da Costa? Come al solito il brasiliano non si scompone: «Mi sarebbe sembrato normale». Quattro anni alla Sampdoria, eppure sembra che Angelo Da Costa sia costantemente sotto esame come l’ultimo arrivato… «So di dovere dimostrare di meritarmi questa maglia».
In clima di derby è inevitabile finire col parlare di quello di maggio 2011, quello della retrocessione, quello di Boselli. Angelo Da Costa giocò titolare al posto di Curci: «Ricordo. Domenica ce n’è un altro. Il derby è speciale, da giocare speciale. Non c’è molto da dire». Per concludere Da Costa afferma che uno dei suoi più grandi idoli è stato il portiere brasiliano Taffarel. La domanda sorge spontanea: se Taffarel avesse giocato nella Sampdoria, anche in quel caso Da Costa sarebbe rimasto ad allenarsi come se la domenica dovesse giocare? La risposta del calciatore: «Sì, io cerco di non cambiare mai perché la Sampdoria è stata la grande opportunità della carriera. Il massimo dei massimi. So che un giorno succederà che dovrò andare via, però nel mio cuore questo resterà sempre il periodo più bello della mia vita»