2013
Da Costa a Samp TV: «Vado a pesca con Palombo ed Eder. Il più temuto? Diamanti»
Intervistato dai colleghi di Samp TV, Angelo Da Costa ha parlato anche della squalifica, subita per le vicende legate a Scommessopoli quando vestiva la casacca dell’Ancona: «Al di là di tutte le cose del campo, a me interessa molto la parte esterna: la squalifica è stata una cosa brutta perchè ha toccato molto il mio lato umano. Io ho preso la squalifica facendo tutto bene. Pagare per non avere denunciato uno è brutto. Io ho fatto la cosa giusta che è dire no. Ringrazio la Sampdoria che mi è sempre stata vicina e questo mi ha fatto molto onore».
Il portiere brasiliano quindi ripercorre brevemente la sua infanzia: «Da piccolo giocavo per strada e in porta da sei anni. Ho sempre giocato vicino a casa mia. Sono cresciuto in un momento buono del paese anche se in una città pericolosa (Sao Bernardo do Campo, ndr) proprio come un vero ragazzino brasiliano, giocando a pallone in strada».
Quindi, l’estremo difensore blucerchiato parla di come gestisce il suo tempo libero, approfondendo anche l’episodio del granpremio di Imola: «Ci è capitata l’opportunità di andare a vedere la F1. Abbiamo un bel rapporto noi tre, perchè con Renan e Eder vado molto d’accordo e quindi quando capita cerchiamo di andare in giro. In generale sono molto tranquillo non c’ho tante cose che mi piaccono fare. Mi piace conoscere città, anche due o tre ristoranti diversi. Poi quando capita siamo andati parecchie volte a pesca con Palombo ed Eder vist che in Brasile andavo con papà. Mi piace anche andare al cinema con gli amici. A Genova mi piace andare nei localini in cui si può vedere il mare che mi dà una pace incredibile».
Da Costa ricorda i protagonisti della sua vita professionale blucerchiata: preparatori, colleghi… : «Da ogni preparatore si impara qualcosa. I portieri che sono stati qui hanno trovato sempre brave persone (preparatori). Se stai bene con la testa puoi fare tutto al massimo e questo mi ha aiutato tanto perchè ho stretto sempre ottimi legami con i preparatori Noi che lavoriamo insieme tutti i giorni (portieri) abbiamo un grande legame di amicizia. Romero, Curci, Berni sono persone eccezionali. Anche Sergio che un po’ di volte sembra incazzato è una persona di buon cuore. È stato un piacere poter lavorare con loro».
Infine, due battute: chi è il giocatore che teme di più sui calci piazzati e se spera di segnare nel derby: «Temo tantissimo Diamanti a livello di calciatore di punizioni. Per i portieri lui è il più temibile della Serie A Un gol nel derby? Questo no perchè significa che siamo in svantaggio».
Con la collaborazione di Edoardo Repetto