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Crisi Sampdoria, Il Fatto Quotidiano: «Ostaggio di Ferrero, silenzio Lega e Figc»

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Duro attacco de Il Fatto Quotidiano a Ferrero. Ma nella gestione della crisi della Sampdoria colpevole silenzio delle istituzioni

Duro attacco de Il Fatto Quotidiano a Massimo Ferrero. La gestione della crisi della Sampdoria è uno scandalo che è stato permesso anche dal silenzio complice di Lega Calcio e Figc. Ecco alcuni passaggi della lunga analisi.

SQUATTRINATO«La definizione perfetta del personaggio l’ha offerta nel dicembre 2021 il quotidiano tedesco Süddeutsche Zeitung titolando così un profilo approfondito dell’azionista di maggioranza della Samp: Mittellos die Welt kaufen, traducibile come lo “squattrinato che compra il mondo”. Così, complice l’immobilismo delle autorità calcistiche, il Doria adesso è a un passo dal baratro».

VAMPIRIZZATA«In un ipotetico libro sui misteri e i luoghi oscuri del calcio italiano, uno specifico capitolo andrebbe dedicato a Massimo Ferrero e alla vampirizzazione della Sampdoria, società progressivamente svuotata delle proprie risorse fino a arrivare a un passo dal baratro. Lo spettro della penalizzazione in classifica sembra essere stato temporaneamente evitato grazie all’intervento dei giocatori, che hanno deciso di spalmare il saldo della parte variabile dei propri compensi nei prossimi mesi, permettendo alla società di procedere con il pagamento delle altre pendenze relative alle mensilità del trimestre ottobre-dicembre 2022. Con quali soldi non è dato sapersi, visto che la famiglia Ferrero non ha mai investito un solo euro nel club».

TRUST«Nel bilancio 2021 è presente una voce che qualsiasi investitore osserverà con molta attenzione, ed è quella relativa ai rapporti con parti correlate. Nel 2020 è stato creato un da Vidal un trust, denominato Rosan, per gestire i rischi di insolvenza personali di Ferrero, togliendo le quote della Sampdoria dalla Holding Max, di proprietà della famiglia, per “isolare” la Samp da qualsiasi eventuale procedimento in capo alla holding. Ma nel Rosan trust sono confluite le quote della holding Sport e Spettacolo, la scatola che deteneva in origine il club, che alla prima voce riguarda, appunto, il pacchetto azionario di maggioranza della Samp, e alla seconda le società cinematografiche di Ferrero, tra le quali c’è la Eleven Finance, attualmente in default e a un passo dall’iter fallimentare. Questo significa che gli introiti del pacchetto azionario della Samp potrebbero andare a soddisfare i creditori della “parte correlata”, ovvero Eleven Finance. Investire soldi con il rischio che una parte venga utilizzata per tappare i buchi di un’altra società non appare propriamente allettante».

GARRONE «In questa storia piena di ombre, cominciata con una cessione dove di fatto aveva pagato il venditore – la famiglia Garrone – e non il compratore (Ferrero aveva ricevuto il club con un’eredità di 65 milioni tra debiti azzerati, soldi per la gestione e fidejussioni), c’è poi il capitolo che riguarda l’immobilismo di Lega Serie A e Federcalcio, tra controlli blandi e interventi di verifica una volta che lo spolpamento della società era in atto, mascherato attraverso la pratica dei books cooking, ovvero l’aggiustamento dei conti per non far risultare perdite superiori a un terzo dei patrimonio. Invece non è mai stata avviata nessuna ispezione contabile esterna, preferendo la tradizionale politica delle deroghe, utile solo nel rimandare un epilogo che sembrava già scritto da quando, nel 2016, Ferrero aveva patteggiato una condanna a 22 mesi per il fallimento della compagnia aerea Livingston».

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