2015
Costa e quel gol a San Siro: «Il ricordo più bello con la Samp? Varese»
Un colpo di testa che ha segnato la recente storia blucerchiata: è il 26 agosto 2012 quando la Samp torna ufficialmente in Serie A, giocando in casa del Milan vice-campione d’Italia. Allegri e la sua banda vennero sconfitti proprio grazie alla zuccata di Andrea Costa, oggi al Parma e uno dei protagonisti del ritorno in A: «Fu una cavalcata incredibile. E poi, quando finalmente c’è la prima in A, vinciamo con gol mio…». Un orgoglio che c’è anche oggi nel giocare con i gialloblu, seppur la società sia fallita: «Contro l’Udinese sono uscito per un affaticamento muscolare, nulla di grave. L’importante è aver vinto».
PASSATO – Se qualcuno gli menziona la Samp, lui s’illumina: «Emozioni fortissime, quasi tutte belle. Penso all’avvio difficile in B e all’incredibile rimonta, culminata nella promozione. E poi i due anni di A, partiti subito col piede giusto…». Il gol a San Siro fu quella che lui stesso definisce la ciliegina sulla torta: «Squadra di giovani, nessuno ci dava per vincenti e invece abbiamo battuto il Milan – dice il terzino in alcuni passaggi di un’intervista a “Il Secolo XIX” -. Eppure il giorno più bello è quello di Varese, perché fu un’impresa di squadra che pareva impossibile e divento realtà».
PRESENTE – Ci si chiede se si aspettava una Samp così in alto dopo aver lasciato Genova in estate: «Mi attendevo un bel campionato: conosco le qualità dei ragazzi, ma loro sono andati oltre. Sento ancora gli ex compagni, i fisioterapisti. Ho fatto i complimenti a Éder per la chiamata in azzurro. Genova mi ha dato tanto: mi mancano le persone, il clima, il mare. Ma a breve tornerò a trovare un po’ di amici». Sul Milan e la possibilità di batterlo: «Hanno più chance di quante ne avevamo noi. Non è mai facile a San Siro, ma la Samp può giocarsela alla pari. Occhio a Menez: può far gol da un momento all’altro».
FUTURO (BLUCERCHIATO E NON) – La Samp in Champions non è impossibile: «Si può fare, perché la Samp ha una dote che fa la differenza: la continuità. Ma anche andare in Europa League non sarebbe male…». Sul Parma, invece, Costa è più abbattuto: «Stagione assurda, maledetta. In certi momenti ci sentivamo tutto tranne che dei calciatori. Ora c’è un minimo di serenità. La cosa che ha fatto più male sono stati i personaggi che ci hanno trattati come burattini. La classifica è pessima, ma stiamo mostrando una gran forza di gruppo». Costa non esclude un ritorno alla Samp: «Vedremo cosa succederà a Parma, voglio chiudere al meglio il campionato. Alla Samp sarei rimasto, ma ci sono situazioni che ti portano altrove e poter stare a Parma, vicino casa (Reggio Emilia, ndr), mi ha fatto piacere».