2014

Costa: «Ci sono stati momenti difficili, ma ora stiamo meglio»

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Con Regini assente, domenica sarà il turno di Andrea Costa per scendere in campo. Il numero 3 blucerchiato sarà l’esterno difensivo di sinistra e non è più titolare inamovibile, nonostante abbia avuto comunque modo di giocare. Ci si chiede se è cambiato qualcosa: «Direi niente. Sto giocando un po’ meno, ma non c’è niente di strano. Il calcio è questo. C’è un allenatore che giustamente fa le sue scelte – esordisce il difensore della Samp – Io ho avuto comunque la possibilità di essere impiegato. E ogni volta che scendo in campo cerco di dare il massimo per rendermi utile, per aiutare la squadra, per offrire il mio contributo».

BALLOTTAGGIO – Da quando è arrivato Mihajlovic, però, uno dei due cambi nella formazione titolare è stato proprio quello Costa-Regini, insieme al rilancio di Soriano: «Su Roberto si diceva da tanto tempo che fosse un giocatore di qualità e adesso le sta dimostrando. Forse in passato non è stato utilizzato nel ruolo dove può rendere di più, bisognava trovare un allenatore che gli desse più fiducia – racconta Costa a “Il Secolo XIX” – Quanto a me, ripeto quello che ho detto: l’allenatore fa le sue scelte. Il mio compito è quello di metterlo in difficoltà».

RIASSUNTO – Non avendolo sentito da un po’, è normale il fatto di cercare di tracciare un bilancio di questa prima parte di stagione con Costa: «Non bene nella prima parte, sinceramente ci aspettavamo un inizio diverso. Poi sappiamo tutti come sono andate le cose, purtroppo c’è stato un cambio di allenatore e ora va meglio. Sono stato sintetico, ma realista». Costa racconta anche come l’ha vissuta personalmente: «Non bene nemmeno io, perché quando le cose non funzionano non puoi stare bene. Abbiamo perso male alcune partite, però dentro di me non ho mai perso la fiducia in questo gruppo – racconta Costa, alla Samp dal 2011 – Perché sapevo e so che una delle sue maggiori qualità è l’affidabilità e penso che l’abbia dimostrato nel corso degli ultimi due anni e mezzo. C’era dentro a tutti la convinzione che prima o poi ne saremmo usciti fuori: siamo sulla strada buona».

RENDIMENTO – Sul piano delle prestazioni, Costa racconta la sua visione stagionale: «Venivo da una stagione, la scorsa, dove avevo trovato una mistabilità (27 presenze e un gol, ndr). Ero riuscito a dare continuità in un ruolo che mi era congeniale. Mi ci trovavo. E’ successo questo campionato che in alcune partite non abbia giocato bene, penso che possa succedere nell’arco di una stagione…». Viene in mente Samp-Sassuolo, con l’espulsione: «E’ stata solo una giornata storta. E poi a ben vedere nel primo tempo avevo anche fatto il cross per il gol di Pozzi. Poi ho anche commesso due ingenuità che hanno finito per pesare su quella gara – ammette il difensore del Doria – Ero perfettamente consapevole di aver offerto una pessima prestazione, tanto è vero che a fine partita mi sono presentato in sala stampa per scusarmi pubblicamente».

ATTUALITA’ – Adesso le cose vanno meglio: «A livello collettivo, la situazione attuale è cambiata parecchio rispetto a un paio di mesi fa. E al di là dei risultati, parlo anche dal punto di vista delle prestazioni: mai negative, nemmeno nelle sconfitte. E’ una solida base sulla quale partire per continuare a fare bene. A livello personale, c’è stato un grosso cambiamento sia per il ruolo che per il mio tempo di impiego in campo». Del resto, il passaggio dalla difesa a tre a quella a quattro è grande: «Ogni anno qualche giornalista mi chiede dove mi trovi meglio. Le differenze sono grandi sì, perché nella difesa a tre sei sopratutto un difensore, mentre in quella a quattro partecipi alla manovra offensiva. Mi piace. Io poi conosco entrambi i moduli».

JUVE E BOLOGNA – Sabato sera, allo Juventus Stadium, è stato un buono spettacolo quello offerto dalla Samp. Costa è entrato e ha giocato centrale, per poi esser spostato sulla fascia: «Sì, ma in quel caso credo si sia trattato di una mossa preparatoria, nel senso che si sapeva già che Regini non ci sarebbe stato con il Bologna per squalifica e quinid l’allenatore mi ha utilizzato nella posizione dove mi potrebbe utilizzare domenica». Già, domenica, quando Costa incrocierà il suo passato (a Bologna dal 2005 al 2008, ndr): «Sì, sono un ex, ma non mi sento poi tanto ex, è passato un po’ di tempo. Secondo me ci aspetta un mini-ciclo di tre partite fondamentali: Bologna, derby e Cagliari. Partire con il piede giusto è sempre importante, perché una vittoria ci consentirebbe di staccare ulteriormente il Bologna e ci darebbe ulteriore fiducia in vista del derby – confessa il difensore ex Reggina e Bologna – Rispettiamo gli emiliani, ma noi andiamo sempre in campo pensando poco agli avversari e molto a noi. Ho tanta fiducia, speriamo di ripetere le ultime prestazioni».

AUTODEFINIZIONE – Un’ultima parola per definire il suo stato d’animo: «Serenissimo. Carico. Inizia un periodo importante per tutti, che potrebbe dire molto in un senso o nell’altro – chiude Costa – Ci sono tutte le basi per fare bene… Io vado avanti con orgoglio e con costanza».

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