2015
Cosmi: «Samp, Muriel ti farà divertire. Non rimpiazza Gabbiadini, di più»
E’ già esplosa, a Genova, la Muriel-mania. Oggi è arrivato il nuovo attaccante blucerchiato, ed è febbrile l’attesa per suo esordio con la maglia più bella del mondo. In attesa del suo primo ingresso in campo abbiamo sentito in esclusiva un allenatore che lo conosce molto bene, Serse Cosmi. Nella stagione 2011/2012 Muriel si è presentato al grande calcio con la maglia del Lecce realizzando 7 gol e mostrando qualità tecniche fuori dal comune, il tutto sotto la guida di Cosmi.
Mister, partiamo dal discorso Gabbiadini: giusto puntare su Luis Muriel come suo sostituto?
«Non credo che il discorso Muriel-Gabbiadini sia correlato. Gabbiadini era giusto che andasse al Napoli, quindi in una società con grandi ambizioni. Anche a livello economico credo che ci sia stato un miglioramento deciso per il giocatore. Gabbiadini è un ottimo elemento, ma con tutto il rispetto per lui non si può dire che la Sampdoria lo abbia rimpiazzato con Muriel. Negli ultimi due anni Muriel non è riuscito ad esprimere le sue qualità, ma nel caso venissero espresse le sue potenzialità, e sono certo che così sarà, la Samp si troverà in casa un giocatore con mezzi incredibili».
A livello tattico dove lo collocherebbe?
«A Lecce giocavamo col 3-5-2 e lui faceva la seconda punta con risultati straordinari. Muriel sa sia andare sugli esterni che venire incontro, dà profondità, ha assist e tiro. Poi un giocatore deve anche sapersi adattare alle esigenze della squadra in cui si trova».
Sarà decisivo, a livello mentale, avere come allenatore Mihajlovic?
«Sarà l’aspetto fondamentale. Muriel non può perdere quest’occasione. Conosco bene Mihajlovic. Sia come allenatore che come persona. Ha tutti i requisiti per farlo rendere al massimo. Luis ha bisogno di un allenatore che sia in grado di capirlo fino in fondo e di fargli uscire le sue qualità. Ve ne accorgerete, vi farà divertire».
Come ha fatto il Muriel di Lecce a diventare l’ombra di se stesso nell’ultimo anno e mezzo? Problema caratteriale?
«No. Nella maniera più assoluta. E’ un falso storico. Per come l’ho conosciuto io è un ragazzo straordinario, dolcissimo, e che sa ascoltare. Avercene giocatori come lui a livello caratteriale. Lo strigliavo spesso, e da come reagiva capivo che non era insofferente e cercava di migliorare. I suoi problemi erano fisici. Poi è chiaro che deve crescere. E’ un potenziale campioncino che non è ancora riuscito a esprimersi come è capitato ad altri. Però un conto è avere certe potenzialità non riuscendo a esprimerle, un conto è non avercele e sperare di acquisirle. Lui ce le ha, garantito. Se le tira fuori può fare la differenza in qualunque squadra italiana. E se dico “qualunque” intendo davvero tutte. Senza presunzione posso dire di avere allenato qualche giocatore bravino, le cose che ho visto fare a Muriel le avevo viste fare in precedenza solo al primo Miccoli».
Riportiamo un fatto curioso: è vero che prima degli allenamenti Muriel mangiava in macchina?
«Questa è una gag che è stata un po’ strumentalizzata. Allora, lui oggettivamente non si nutriva bene. Cuadrado poteva mangiare qualsiasi cosa senza risentirne, Muriel aveva un fisico diverso e bisognava stare più attenti. Faceva la differenza con 3 chili sopra (ride, ndr), figuriamoci in perfetta forma cosa può combinare».
Lei prima ha citato Miccoli. Volendo puntare ancora più in alto, quando vede Muriel con la palla tra i piedi chi le viene in mente?
«Appena l’ho visto giocare ho usato un paragone magari un po’ irrispettoso, ma voglio sottolineare che mi riferisco esclusivamente alle caratteristiche. Da quel ristretto punto di vista, si muove come Ronaldo. Poi beh, Ronaldo ha fatto la storia del calcio e il paragone è irriverente. Ma se avete due minuti andate su YouTube a guardarvi i gol che ha fatto Muriel e capirete…»
Nel frattempo la Sampdoria sta portando avanti una trattativa con Samuel Eto’o. Immaginiamo, per assurdo, un tridente: Eder, Eto’o, Muriel…
«La prima cosa che mi viene da pensare è che rischiano tutti la multa per eccesso di velocità. Sono giocatori con qualità straordinarie e con età e carriere diverse. Uno è nel pieno della carriera, uno verso la fine, e l’altro è giovane. Tre storie diverse, qualità incredibili. Confido molto in Osti e Mihajlovic, che hanno dimostrato di poter rigenerare giocatori che, con tutto il rispetto, non avevano le potenzialità che hanno i giocatori di cui stiamo parlando».
Parlare di terzo posto è utopia?
«Devo essere sincero, sarebbe come uno scudetto. Ho visto ieri la Lazio e mi ha impressionato, poi c’è il Napoli, la Fiorentina, Inter e Milan che sono in difficoltà e che magari attraversano un anno di transizione. Sono però squadre più attrezzate. Le possibili outsider sono la Samp e il Genoa. Nel caso una delle due ci riuscisse, sarebbe davvero un’impresa eroica. Fanno bene a crederci. Poi Mihajlovic non è uno che si accontenta, ed è giusto così».