2015

Correa e la prima da titolare: timido, ma concreto

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Forse molti attendevano l’infrasettimanale per vederlo all’opera. Joaquin Correa è in crescita ed è ormai parte integrante del team blucerchiato: se nella Samp di Mihajlovic l’argentino era solo una delle riserve, Zenga si è riservato di utilizzarlo sempre di più, facendo crescere il suo minutaggio con il passare delle settimane.

Saltato il preliminare di Europa League, Correa è subentrato sia contro il Bologna che a Torino. Ieri, invece, la prima da titolare contro la Roma. Un esordio dall’inizio nel suo ruolo da “10”, come quella maglia che si porta dietro, con tutte le aspettative del caso. Aspettative dovute non solo al numero, ma alle potenzialità del Tucu e all’investimento fatto dalla Samp a gennaio scorso.

La sua prima da titolare non è stata ricordare: sostituito dopo 60′, l’argentino è sembrato tagliato fuori dal gioco. Se c’è questa impressione, però, il tutto va ricondotto al gioco del Doria nei primi 50′, fatto di tanta difesa, baricentro basso e lanci lunghi sistematici a scavalcare il centrocampo. In questo scenario, Correa ha potuto giocare pochissimo il pallone.

Tuttavia, quando l’ha fatto, il numero 10 blucerchiato ha fatto il suo. Troppo poco per essere una prova sufficiente, ma non dipende solo da lui. Corre ha tentato l’unico tiro in porta blucerchiato di tutta la prima frazione, ha guadagnato qualche fallo e ha propiziato la punizione dell’1-0. Insomma, le potenzialità ci sono: si attende solo che squadra e allenatore si fidino di più delle sue capacità palla al piede.

La prima di Correa da titolare in questo campionato (© FourFourTwo)

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