Archivio

Corini: «Samp-Napoli, una partita non scontata. Montella…»

Pubblicato

su

Ex blucerchiato, vicino alla panchina doriana in diverse occasioni, Eugenio Corini aspetta un’occasione in vista di una nuova avventura dopo la separazione con il Chievo avvenuta nel 2014-15. L’esperienza a Genova gli è rimasta comunque nel cuore, così come quella a Napoli. In veste di doppio ex, “Il Secolo XIX” ha sentito il tecnico: «Esperienze entusiasmanti col rammarico di qualcosa di incompiuto. A Napoli mi frenò la pubalgia, ma il tifo era straordinario. La Samp è una grande piazza, partì bene, fui convocato in azzurro, ma anche lì mi condizionarono gli infortuni. I ricordi più belli sono un 2-0 col Cagliari con una mia doppietta e l’amicizia con Buso, ancora oggi mio collaboratore».

Purtroppo la Samp a Carpi ha stentato: «Un paradosso: è perfetta per giocare fuori, con Cassano che tiene palla e innesca il contropiede. Col Carpi c’è stata fortuna, ma vedo la mano di Montella». Forse questa Samp non è adatta al gioco di Montella: «Lui è più abituato ad avere dei palleggiatori, ma ha preso le misure e il suo 4-3-3 copre bene il campo. Ha vinto il derby, con la Juve poteva pareggiare. Ho fatto il corso da allenatore con Vincenzo: è una bella persona, ama il calcio ed è uno che lavora in profondità. La Samp farà un grande girone di ritorno e per l’Europa non si sa mai…».

Il Napoli però è la capolista del campionato: «Solidità difensiva e un calcio piacevole: bravo Sarri. Higuain è il numero uno in Italia e Insigne un gran talento. Si giocherà lo scudetto con la Juve, che vedo favorita, ma la Samp in casa va forte. Éder e Soriano sono straordinari. E poi c’è Cassano…». Ci si chiede se il 99 blucerchiato possa andare all’Europeo: «Se vuole, può tutto: è un talento immenso. Se fa 18 partite da Cassano, come sta facendo, Conte ci penserà. Stesso discorso per Muriel: assurdo che non sia esploso. Se vorrà, sarà devastante».

Un’altra domanda è sul futuro di Corini, ancora in attesa di una nuova chance: «Aspetto la chance giusta. C’è stato qualcosa con la Samp dopo Zenga, ma quando Vincenzo si è liberato, hanno puntato su di lui. Al Verona la situazione era compromessa dopo sette-otto giornate, altrimenti con un progetto preciso sarei andato. Bari è una bella piazza, ma vorrei riprovare in A. E un giorno, visto che ho già sfiorato la Samp quando la prese Mihajlovic, vorrei tornare in blucerchiato per completare quello che ho lasciato in sospeso. Ma ora auguro il meglio a Montella, se lo merita».

Exit mobile version