Consigli per gli acquisti - Steven Zuber - Samp News 24
Connettiti con noi

2013

Consigli per gli acquisti – Steven Zuber

Avatar di Redazione SampNews24

Pubblicato

su

Lo hanno accostato al Palermo, che avrebbe potuto acquistarlo per poco più di due milioni di euro: un regalo, se fosse stato vero, da parte del Grasshopper, che sarebbe risultato abbastanza incomprensibile. Dopo aver perso l’allenatore della rinascita, Uli Forte, che ha accettato un progetto triennale dello Young Boys dopo aver conquistato la Coppa di Svizzera e la Champions League con le Cavallette, a Zurigo hanno perso anche il giocatore più talentuoso che hanno in rosa. Allora la domanda viene spontanea, perché la Sampdoria, scoperta in quel ruolo, non ha pensato a uno come Steven Zuber? Però, mi immagino, per molti di voi il numero 7 del Grasshopper non è nessuno, è uno sconosciuto, quindi vengo a raccontarvi le prodezze del più promettente giocatore del calcio svizzero.

Zuber nasce il 17 agosto del 1991: all’inizio della stagione in Italia avrà 22 anni, mentre all’inizio di quella Svizzera, che partirà la prossima domenica, ne avrà ancora 21. Pilastro della nazionale elvetica di categoria, ha partecipato anche alle Olimpiadi con la maglia rossocrociata. È cresciuto nel Grasshopper, dove gioca da professionista dal 2008, ovvero quando aveva appena 17 anni: un predestinato che quest’anno con Uli Forte in panchina ha trovato la propria consacrazione definitiva e ora si prepara a un nuovo calcio, perché se non sarà Italia sarà la Champions League, dai Preliminari.

Gioca da ala sinistra, ma può essere impegnato anche a destra. Ha nel piede destro il suo preferito, ma non disdegna i cross col sinistro, pur non tirando quasi mai con quest’ultimo. La sua caratteristica, in fase di tiro, è la conclusione a giro col destro sul secondo palo. Quest’anno l’ha provata spesso, con successo a volte o altre volte trovandosi sbarrato la strada dal legno o dal portiere: quasi mai ha mancato lo specchio della porta. Il gol non è comunque nel suo sangue, ma d’altronde è un’ala e il suo compito è crossare e correre. Proprio sulla corsa Zuber basa tutta la propria potenza: a vederlo fisicamente dall’alto dei suoi 180 centimetri per 81 chili, una stazza per nulla leggiadra, verrebbe da pensare che può essere un ottimo attaccante boa. Invece quando lo si vede in accelerazione non ha assolutamente nulla da invidiare a un Marcelo Estigarribia, per ricordare uno dei giocatori più rapidi dell’ultimo anno. 

A differenza di quanto visto con De Silvestri, che potrebbe essere il suo dirimpettaio, Zuber è solito saltare l’uomo. Infatti nelle caratteristiche dello svizzero di Winterthur è fondamentale il dribbling. Parlarne è riduttivo, perché va osservato e nel video che vi proponiamo in calce avrete occasione di vedere le capacità del giocatore, sgusciante e assolutamente pregno di inventiva per beffare le difese avversarie, con spesso il colpo geniale del sombrero. Non si diletta spesso nel doppio passo, né in eccessive veroniche o giochi di palla, ma usando il fisico e soprattutto la capacità di tenere la palla incollata ai piedi, Zuber si districa alla grande arrivando sempre in fondo all’area avversaria. Quest’anno è andato a segno ben otto volte, un numero importante per un centrocampista che si spinge spesso all’attacco.

Ovviamente proponiamo Zuber come esterno a sinistra, al posto del partente Estigarribia e per coprire un ruolo che attualmente è ancora scoperto. C’è però da dire che l’esterno del Grasshopper non sarebbe il difensore aggiunto in fase di non possesso palla: se quindi quest’anno Estigarribia si abbassava a terzino, così come De Silvestri, portando la difesa a 5 quando c’era da difendere, lo svizzero non farebbe lo stesso. Nato esclusivamente da ala sarà difficile insegnargli le basi della difesa, che non rientra nelle sue caratteristiche: indubbiamente con la sua velocità potrebbe assicurare ottimi recuperi, ma in diagonali e soprattutto in copertura non sarebbe per niente il tassello ideale. 

A Londra 2012 il tecnico della nazionale svizzera provò Zuber anche come esterno d’attacco, a sinistra, in un pacchetto che comprendeva tre giocatori offensivi: una soluzione che non ha dato grandi soddisfazioni perché non esaltava la sua capacità palla al piede sulla fascia, ma che comunque non ha deluso. Buon rigorista e freddo dagli undici metri, Zuber al momento è il talento più nitido della Svizzera al pari di giocatori come Granit Xhaka e Sherdan Shaqiri, giocatori che però si disimpegnano in altri ruoli e hanno avuto una carriera molto più prolifica: a penalizzare Zuber fino a ora, infatti, è stata la presenza di Ciriaco Sforza in panchina a Zurigo. L’allenatore ex giocatore dell’Inter, infatti, non ha dato all’esterno la fiducia necessaria diversamente da quanto fatto da Uli Forte, che ha puntato sul numero 7 per arrivare a raggiungere traguardi importanti. Il ritorno alle vittorie del Grasshopper passa dai suoi piedi e Zuber può essere davvero l’affare di quest’anno. 

Attenzione come sempre, però, all’inserimento di giocatori svizzeri, non per nazionalità ma per campionato, nel campionato nostrano: a gennaio tremai alla possibilità di vedere Raul Bobadilla in Italia, col rischio di un clamoroso flop, ma rimasi piacevolmente sorpreso da Innocent Emeghara, proprio ex del Grasshopper che con Sforza non si esaltò, ugualmente a Zuber, per poi trovare gloria al di qua delle Alpi, dove indubbiamente ha saputo consacrarsi come attaccante d’aria non indifferente. 

Ora il suo futuro sarà lontano, ma se Zuber per un attimo è stato vicino al Palermo poteva esserlo ancora di più alla Sampdoria.

Copyright 2024 © riproduzione riservata Samp News 24 - Registro Stampa Tribunale di Torino n. 44 del 07/09/2021 - Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 26692 - PI 11028660014 Editore e proprietario: Sport Review S.r.l Sito non ufficiale, non autorizzato o connesso a U.C. Sampdoria S.p.A. Il marchio Sampdoria è di esclusiva proprietà di U.C. Sampdoria S.p.A.