2014

Consigli per gli acquisti – Emerson Ramos Borges

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Un passo, due passi, uno scatto e un gran sinistro. Emerson Ramos Borges era per lo più sconosciuto all’inizio dell’ultima stagione trascorsa. Pochi attenti osservatori in B avevano notato quanto questo brasiliano dal profilo comune potesse esser utile per il Livorno di Davide Nicola. Certo, i labronici sono durati appena un anno al ritorno in Serie A, ma il numero 23 del Livorno ha comunque dimostrato – a 33 anni – di poter essere utile a molte squadre che militano nel massimo campionato italiano.

Proprio per questo, per me è spontaneo consigliarlo alla Sampdoria. Attenzione: non vorrei che si facesse confusione. Penso che Emerson sarebbe un’ottima aggiunta per i blucerchiati, se usato in una certa maniera. Ancora non sappiamo quale sarà il futuro di Shkodran Mustafi, visto che il tedesco si sta (giustamente) godendo la vittoria al Mondiale con la sua Germania. Però il suo futuro è incerto e sicuramente in Bundesliga qualcuno gli avrà messo gli occhi addosso.

A questo aggiungiamo la probabile partenza di Andrea Costa (in uscita da Genova: destinazione Palermo?), lo spostamento ormai definitivo di Vasco Regini a sinistra e la possibile partenza in prestito di Michele Fornasier (magari in B, per fare esperienza). Il reparto centrale a quel punto rimarrebbe con il punto interrogativo Mustafi e capitan Gastaldello, granitica certezza nella Samp che cambia da Garrone a Ferrero. Se il modulo sarà il 4-3-3, allora servono almeno altri due centrali.

E tra questi il nome di Emerson ci sta bene. Arrivato in Italia ormai dieci anni fa, Emerson è cresciuto nella squadra della sua città a Joinville, per poi fare due passaggi al Caxias e al Jalesense. Nel 2003 la grande occasione con il Palmeiras, che però va male: la squadra è appena retrocessa in B, ma il difensore scende in campo al massimo con le riserve. E così Emerson decide di lasciare la patria per trasferirsi in Sardegna, dove comincia la sua avventura italiana. Un anno all’Atletico Elmas, poi l’esplosione con la Nuorese: in tre anni arrivano la doppia promozione dall’Eccellenza alla C2 e la fama di difensore goleador.

Lo nota il Taranto, che lo acquista nel gennaio del 2008 e lo tiene per sei mesi, prima che Emerson si ritrovi nel bresciano: la meta successiva è il Lumezzane. Nella Lega Pro – Prima Divisione, il suo nome comincia a diventare affidabile nell’ambiente, tanto che si comincia a parlare di un possibile salto in B a poco più di trent’anni. E il salto arriva: la Reggina lo chiama per disputare la sua prima stagione in cadetteria. Nelle difficoltà dei calabresi, il brasiliano risplende con i suoi tiri dalla distanza.

Così, Davide Nicola si ricorda di quel suo compagno con un sinistro discreto. Nicola è diventato l’allenatore del Livorno, ma ha giocato due anni insieme a Emerson al Lumezzane, mentre poi gli ha fatto da allenatore per una stagione. Ora i due si ritrovano in Toscana e costruiscono – insieme ad altri protagonisti – la risalita del Livorno in A. Una risalita fatta anche con i suoi gol, con la trasformazione da mediano a difensore (pensata da Nicola) e con una certa personalità in campo. Anche nell’ultima stagione Emerson si è distinto per le sue reti spettacolari, ma non ha sfigurato in una difesa che comunque rimane quella di una squadra retrocessa dall’ultima Serie A.

Ora: perché Emerson per la Sampdoria? Semplice, perché la Samp ha bisogno di difensori di personalità. La squadra ha già dei buoni difensori, ma sono giovani o a volte vanno a sprazzi. Emerson porterebbe un po’ più di continuità in questo senso. Ma sopratutto la Samp ha un altro problema: Krsticic e Obiang – nell’ultima stagione – dovevano essere coloro che dovevano dare lo strappo, l’accelerata al gioco della Samp. Ecco, così non è stato. E anche Palombo ha dimostrato – semmai ce ne fosse bisogno – che ormai è più adatto ormai al lavoro di distruzione del gioco piuttosto che a quello di costruzione.

E qui entra in gioco Emerson, che può essere utile, rappresentando una sorta di regista in difesa nelle partite in cui affronti un avversario molto chiuso e devi sbloccarla. Può giocare anche a centrocampo, se servisse. E poi c’è un’altra variabile: Emerson a Livorno guadagna 300mila euro d’ingaggio, ma ha il contratto in scadenza nel 2015. Nessuno chiede alla Samp di fargli un quinquiennale a cifre esagerate, ma se bisogna spendere dei soldi, tanto vale spenderli su giovani alla Mustafi. Per poi valorizzarli. E non dandoli a Samuel, che è un gran giocatore, ma ha passato il meglio dei suoi anni (trenta gare giocate nelle ultime due stagioni di A).

Emerson Ramos Borges non può essere la risposta a tutti i problemi della Samp in fase di costruzione e difesa, ma sicuramente potrebbe essere un’ulteriore freccia all’arco di Sinisa Mihajlovic. Tra l’altro, i due si capirebbero benissimo: il sinistro del brasiliano ha qualcosa in comune con quello del serbo…

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